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Atletica, Diamond League 2017 – Kuchina vola a 2.06, poi cerca il Record del Mondo a Losanna! Show Van Niekerk, che bordata di Kolak, brillano Dibaba e Kendricks

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A Losanna (Svizzera) è andata in scena l’ottava tappa della Diamond League 2017 di atletica leggera. Serata particolarmente interessante in chiave elvetica con alcune prestazioni da urlo.

 

SALTO IN ALTO (femminile):

Mariya Kuchina si prende la copertina del meeting realizzando qualcosa di impossibile: la russa, ora coniugata Lasitskene, vola a 2.06 metri! Non si saltava così in alto dal 2009 quando Blanka Vlasic superò addirittura 2.08. La Kuchina diventa la nona atleta della storia capace di issarsi a certe misure e, dopo essere riuscita nell’impresa al secondo tentativo, ha addirittura cercato di realizzare il Record del Mondo! Asticella a 2.10m (un centimetro in più rispetto a quanto fece la leggendaria Stefka Kostadinova a Roma nel 1987) ma purtroppo per lei sono arrivati tre nulli. Sul podio anche la polacca Kamila Licwinko e la svedese Sofie Skoog (per entrambe 1.93 al primo tentativo, decisivo l’errore a 1.90 della scandinava).
Alessia Trost si è comportata discretamente, concludendo al quinto posto: 1.93 superato al terzo tentativo e poi tre nulli a 1.96, facendo comunque meglio della Campionessa Olimpica Ruth Beitia (sesta con 1.90).

 

400 METRI (maschile):

Wayde Van Niekerk era l’uomo più atteso della serata e non ha deluso le aspettative. Il Campione Olimpico tornava sulla sua distanza preferita per la prima volta in stagione, dopo aver siglato il Record del Mondo sui 300m e aver corso anche nelle distanze intermedie, e piazza un notevole 43.62: miglior prestazione mondiale stagionale (8 centesimi meglio di quanto fatto da Fred Kerley a maggio) e record del meeting (battuto di 4 centesimi il primato di Michael Johnson che reggeva dal 1996). Questo è il suo terzo tempo personale dopo il record del mondo (43.03 alle Olimpiadi di Rio 2016) e il 43.48 con cui vinse il Mondiale. Il sudafricano non è partito in maniera eccellente e soprattutto ha rallentato nel finale: poteva davvero firmare un tempo da antologia! Alle sue spalle i botswanesi Baboloki Thebe (44.02, personale) e Isaac Makwala (44.08).

 

SALTO CON L’ASTA (maschile):

Sam Kendricks ha fatto sognare tutto il pubblico con una prestazione di assoluto livello al termine di una stupenda battaglia con Pawel Wojciechowski. Lo statunitense, bronzo a Rio 2016, superava 5.93 al secondo tentativo ma il polacco lo imitava alla terza prova. A quel punto i due decidono di passare 5.98 e l’asticella si alza alla vertiginosa quota di 6.03: Kendricks ha un personale di 6 metri (che è anche il primato mondiale stagionale) mentre Wojciechowski è fermo a 5.91. Arrivano gli errori per entrambi ma la gara è stata bellissima, condita dal terzo posto di Renaud Lavillenie (5.87) che ormai fatica sempre di più a imporsi.

 

MIGLIO (femminile):

Grande prestazione di Genzeba Dibaba che firma il quinto tempo della storia (4:16.05) ma non avvicina il primato mondiale come si era prefissata. L’etiope, che vanta il secondo crono all-time sulla distanza, ha fatto corsa solitaria per cercare di raggiungere l’obiettivo senza però riuscirci. Seconda la kenyota Nelly Jepkosgei (4:25.15), terza la rumena Claudia Mihaela Bobocea (4:25.89), quinta la nostra Margherita Magnani (4:27.51).

 

TIRO DEL GIAVELLOTTO (femminile):

Sara Kolak ha stupido tutti e ha spedito l’attrezzo a 68.43 metri, diventanto così la settima performer di tutti i tempi! La 22enne croata, grazie a una spallata inattesa, ha firmato la miglior prestazione mondiale stagionale e il record nazionale, togliendosi la soddisfazione di battere un mostro sacro come Barbora Spotakova (67.40) e l’australiana Kathryn Mitchell (66.12).

 

100 METRI (maschile):

La specialità fatica a decollare in questa stagione. Con vento nullo ci pensa la stella Justin Gatlin a mettersi in mostra, trionfando in 9.96 davanti all’ivoriano Ben Youssef Meite (9.98) e al sudafricano Akani Simbine (9.99).

200 METRI (femminile).

Dafne Schippers fatica a ingranare ma quantomeno firma lo stagionale (22.10) e vince la gara davanti all’ivoriana Marie-Josee Ta Lou (22.16, record nazionale) e alla statunitense Kyra Jefferson. La Campionessa del Mondo deve però ancora rodare il motore in vista della rassegna iridata.

SALTO IN LUNGO (femminile):

Bella gara vinta dalla stella Ivan Spanovic che, grazie al 6.79 saltato al quarto tentativo, riesce a respingere l’assalto disperato della statunitense Shakeela Saunders (6.68 all’ultima prova). Terzo posto per l’altra americana Tianna Bartoletta che ha battuto la bella Darya Klishina per un solo centimetro (6.65 a 6.64). Sesta la nostra Laura Strati (6.49).

SALTO TRIPLO (maschile):

Si vedono cose interessanti in pedana con la stella cubana Pedro Pablo Pichardo che vince la gara grazie a un eccellente 17.60 saltato all’ultimo tentativo, utile per battere il 17.49 della stella Christian Taylor, fenomeno della disciplina che in stagione è già volato a 18.11. Alle loro spalle l’altro statunitense Will Claye (17.12).

 

800 METRI (femminile):

Vista l’assenza di Caster Semenya, Francine Niyonsaba conferma il pronostico della vigilia e trionfa in 1:56.83. La burundiana sconfigge la statunitense Charlene Lipsey (1:57.38, personale) e la kenyota Eunice Sum (1:57.78).

1500 METRI (maschile):

L’etiope Aman Wote (3:32.20) ha la meglio su kenyoti Charles Simotwo (3:32.59) e Silas Kiplagat (3:32.96).

5000 METRI (maschile):

Doppietta etiope con Muktar Edris (12:55.23, primato mondiale stagionale) e Selemon Barega (12:55.58, personale), terzo posto per l’ugandese Joshua Cheptegei (12:59.83). Il nostro Yemaneberhan Crippa non ha terminato la prova.

100 METRI OSTACOLI:

Tripletta statunitnese con Sharika Nelvis (12.53), Jasmin Stowers (12.57) e Christina Manning (12.58).

400 METRI OSTACOLI (femminile):

La statunitense Ashley Spencer (53.90) ha la meglio sulla svizzera Lea Sprunger (54.29) e sulla britannica Eilidh Doyle (54.36).

GETTO DEL PESO (maschile):

Successo dello statunitense Ryan Crouser (22.39) sul neozelandese Tom Walsh (21.97) e sul ceco Tomas Stanek (21.36).

 

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