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MotoGP, Valentino Rossi ruggisce dopo un anno: in lotta per la Decima! Si sogna il Mondiale ma…

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Siamo convinti che nella sua mente il decimo titolo se lo senta già nel cuore, quello della stagione 2015. Parliamo di quello che Marc Marquez ha deciso di fargli perdere in mille modi a poche gare dalla conclusione, con sommo gaudio per Jorge Lorenzo, ma Valentino Rossi ha deciso che la rincorsa al suo decimo Mondiale sia possibile anche quest’anno, nonostante i 38 anni suonati, nonostante i tanti problemi che la sua Yamaha gli ha dato in questi primi Gran Premi del 2017, nonostante i numerosi e agguerriti avversari che si stagliano all’orizzonte.

Il “Dottore” domenica ad Assen ha voluto regalare alla MotoGP una delle sue lezioni più belle, proprio nella “Università della moto”. Una prova da 110 e lode che ha ribadito che anche a 20 anni di distanza dalla sua prima vittoria nel Motomondiale (Repubblica Ceka 1996) la voglia di puntare in alto e la grinta sono immutate. Ma su questo aspetto c’erano ben pochi dubbi.

È quasi incredibile pensare quanto tempo sia passato dal primo successo di Valentino Rossi nella sua strepitosa ed inimitabile carriera e quanto, con il passare degli anni, sia stato in grado di modificare la sua guida, adattarsi ogni volta alla propria moto e ribadirsi sempre in vetta e pronto a competere per il massimo. In poche parole la stessa cosa che sta accadendo anche in questo campionato.

Dopo un avvio di stagione nel quale deteneva la prima posizione in classifica, più per demeriti altrui, il numero 46 ha pagato il feeling mancante con la sua M1, una moto decisamente diversa rispetto all’edizione 2016 che, invece, si adattava alla perfezione ad ogni tracciato e risultava guidabile in maniera semplice. Dopo dodici mesi la Yamaha ha invece proposto una moto più complicata e che, soprattutto, va in difficoltà quando deve gestire le gomme, specie alle più alte temperature. C’è voluto un po’ di tempo per sistemare le cose (come il cambio del telaio ed i test di Barcellona) ma sembra che finalmente la M1 stia andando nella giusta direzione ed i risultati si stanno finalmente vedendo.

A questo punto, ad un solo Gran Premio dalla lunga sosta estiva, ci ritroviamo ad assistere ad uno dei campionati più vivi, belli, vibranti, imprevedibil ed avvincenti degli ultimi anni. Forse di sempre. Quattro piloti racchiusi in un fazzoletto di appena 11 punti. Davanti a tutti prende posto Andrea Dovizioso, fresco di leadership grazie alle vittorie di Mugello e Barcellona, che si trova in questa posizione per la prima volta in carriera e, nonostante una grande fiducia e una moto decisamente performante, potrebbe pagare dazio in fatto di esperienza nella lotta per un bottino così importante.

Maverick Vinales,  che ha appena subìto il sorpasso in vetta alla classifica dopo la rovinosa caduta di Assen, si trova staccato di quattro punti dal pilota romagnolo e si mangia le mani per aver dilapidato un ampio vantaggio nelle ultime uscite (non va dimenticata la scivolata di Austin). Dietro al catalano, dunque, troviamo Rossi, a soli 3 punti dal compagno di scuderia, quindi, ad altre quattro lunghezze, zitto zitto, si attesta il campione del mondo in carica Marc Marquez che, anche se ha vinto in una sola occasione e non dispone di un mezzo eccezionale, è pronto a dare battaglia, con la consapevolezza che le due cadute di Argentina e Le Mans sono un enorme peso sul groppone.

La situazione è chiara: nessun favorito, tutti i protagonisti dispongono di reali chance di vincere. Rossi lo sa, e lo sanno benissimo anche i suoi avversari. Per centrare il titolo serviranno costanza in fatto di risultati e cattiveria agonistica. Non è dato sapere, ad oggi, chi sarà a festeggiare a Valencia a novembre, ma di una cosa siamo certi: Valentino Rossi ci proverà fino in fondo a raggiungere il decimo Mondiale. Perchè quello sfuggito nel 2015 è ancora lì, ben nitido davanti ai suoi occhi. E siamo sicuri che lo sanno anche i suoi rivali. Eccome.

 

alessandro.passanti@oasport.it

Foto: Di Cola

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