Seguici su

MotoGP

MotoGP, Mondiale 2017: Jorge Lorenzo, dopo il doppiaggio subìto ad Assen, prosegue nel suo anno da incubo

Pubblicato

il

Un punto conquistato ma con un giro di ritardo rispetto a Valentino Rossi. Un bottino davvero magro per Jorge Lorenzo nel GP di Olanda, che prosegue nel suo complicato ambientamento in Ducati vedendo il compagno di scuderia Andrea Dovizioso comandare la classifica del Mondiale e, come se non bastasse, ad Assen è arrivato altro sale sulle ferite.

Valentino Rossi vince e doppia il pilota maiorchino, Dovizioso confeziona una bella rimonta e conquista punti pesanti che gli permettono di superare Maverick Vinales in classifica, con Danilo Petrucci, che non ha a disposizione una Ducati ufficiale, che conclude ad appena 63 millesimi dal “Dottore”. E Lorenzo? Completa un altro weekend letteralmente da dimenticare, con pochi sorrisi e certezze che vanno via via scemando.

Le qualifiche sul bagnato aveva già messo in salita il fine settimana del numero 99 che, com’è ben noto, quando il meteo va sulla pioggia, fa parecchia fatica. Partire terzultimo in griglia non poteva certo essere un buon viatico per il campione del mondo 2015, ma la domenica è stata quasi peggio del sabato.

Mentre davanti i Rossi, i Marquez, i Dovizioso ed i Petrucci se le suonavano di santa ragione, Lorenzo arrancava mestamente al limite della zona punti, sfruttando qualche scivolone di chi lo precedeva. Perso per perso a pochi giri dalla conclusione ha provato l’azzardo della moto da pioggia quando si erano manifestate le prime gocce dal cielo. Anche in questo caso la scelta non ha detto bene a Lorenzo che, è stato immortalato dalle telecamere solamente in occasione del doppiaggio subito dall’antico rivale Valentino Rossi.

Sono passati ormai 8 appuntamenti del Mondiale e la situazione dello spagnolo è riassumibile in un solo modo: crisi. È inutile girarci attorno. Al momento il matrimonio tra Jorge Lorenzo e la Ducati è traballante e all’orizzonte non si vedono minimamente segnali di schiarite. Il confronto interno è quanto mai stridente, guardando prestazioni e classifica. Dovizioso ha ormai completato il doppiaggio, a sua volta, nei confronti di Lorenzo con 115 punti contro 60, Rossi è distante 48 punti, Marquez 44, mentre siamo certi non faccia piacere al maiorchino vedersi sorpassato anche da Petrucci (62 punti) con Crutchlow in scia a due sole lunghezze e Folger a 9.

La Desmosedici, fino ad oggi, risulta un rompicapo di soluzione quasi impossibile per Lorenzo che sta vivendo un’annata talmente difficile che, probabilmente, non si attendeva nemmeno lui. Sapeva che non sarebbero state tutto rose e fiori e che avrebbe dovuto affrontare una sfida notevole, vista la complessità della moto, ma sulle sue spalle le pressioni iniziano ad accavallarsi. Quando vieni investito della carica di “pilota che deve portare al titolo la Ducati” e vieni bastonato da compagno e rivali in ogni occasione (nonostante lo stipendio più corposo di tutto il lotto) non puoi certo dormire sonni tranquilli.

Urge una svolta per lo spagnolo che, difficilmente, arriverà al Sachsenring domenica. In pochi giorni non si possono creare rivoluzioni a questi livelli. Forse la sosta estiva potrà dare una mano per ricomporre morale e pezzi di un puzzle che, al momento, non è assolutamente completo. La sensazione, tuttavia, che si pensi già alla prossima stagione, con rischi annessi e connessi, e nessuna certezza, c’è e si vede in maniera concreta.

alessandro.passanti@oasport.it

Foto: Valerio Origo

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *