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MotoGP, GP Olanda 2017: i dubbi e gli assilli di Jorge Lorenzo. Se il tuo compagno di squadra (sottopagato) ti infligge batoste in serie…

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Andrea Dovizioso contro Jorge Lorenzo, la grande sfida interna alla Ducati che si sta vivendo attorno a due numeri: il due ed il quattro. Per quale motivo? Il due rappresenta il rapporto tra i punti fatti dai due compagni di squadra: 104 per il forlivese, 59 per lo spagnolo. Il doppio dunque, o quasi. Non certo quello che si attendevano ad inizio anno a Borgo Panigale o gli addetti ai lavori. Sia perchè non tutti si aspettavano una Ducati così competitiva, sia perchè i tifosi della “Rossa” si sarebbero immaginati un Lorenzo da titolo, e non certo Dovizioso.

L’altro numero, come detto, è il quattro. E questa volta si riferisce a qualcosa di molto più materiale, ovvero gli stipendi dei due protagonisti. Oltre 12 milioni l’anno per il maiorchino, circa 3 milioni per Dovizioso. Un divario veramente ampio che non giustifica affatto questo inizio di stagione così complicato per Lorenzo, e che lo infastidisce non poco. Quando si diviene il pilota più pagato (e per distacco) del lotto, non si possono ricevere schiaffi in faccia a ripetizione dal proprio compagno di scuderia e, non ultimo, totalizzare ben 45 punti in meno in appena sette gare.

Le due vittorie consecutive ottenute dal romagnolo (e centrate non certo per caso o per demeriti altrui, ma successi meritati e pieni) non possono che risultare come vero e proprio sale su una ferita per un cinque volte campione del mondo che era stato acquistato dalla Ducati come “salvatore della patria”. Il leader che doveva prendere per mano un team con grandi capacità ma senza quella giusta esperienza e cattiveria per puntare a vincere il Mondiale. Al momento, dopo pochi mesi, tutto appare ribaltato. Dovizioso, infatti, veleggia in seconda posizione di classifica ad appena 7 punti di distacco dal capofila Maverick Vinales, pensando con rabbia agli 11 punti gettati alle ortiche in Argentina per colpa di Aleix Espargaro che lo travolse senza mezzi termini.

Dall’altra parte, quindi, troviamo lo spagnolo, con un solo podio all’attivo (nella gara di casa), e 8 soli punti di vantaggio su un rookie come Jonas Folger che ha a disposizione una Yamaha Tech3. Non propriamente quello che sognava quando, circa un anno fa, aveva firmato per la scuderia bolognese. Queste difficoltà, perchè per nessuno è stato mai semplice sedersi sulla Ducati e risultare subito competitivo, stanno proponendo un Lorenzo determinato e quanto più sereno possibile per cercare, passo dopo passo, di colmare il gap con gli avversari e di venire a capo di una situazione intricata.

Mancano due Gran Premi prima della sosta estiva, ad Assen e Sachsenring. Due prove d’appello per il numero 99 che, se dovessero ribadire l’andamento attuale, confermerebbero che la stagione 2017 sarebbe ormai da mettere in archivio e andrebbe dedicata ai miglioramenti in vista del futuro. Pochi sogni di gloria ma tanta concretezza per Lorenzo, per far sì che almeno nel 2018 gli schiaffoni ricevuti dal compagno di box si facciano meno frequenti e che, anzi, possano essere restituiti al mittente.

alessandro.passanti@oasport.it

Foto: Valerio Origo

1 Commento

1 Commento

  1. Antonio Curatola

    22 Giugno 2017 at 10:05

    104-59 fa 45, non 55 come da lei scritto ed evidenziato.

    saluti

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