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Calcio, Europei Under21 2017: Italia-Spagna. Le Furie Rosse ai raggi X

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Domani sera alle 21:00, al Cracovii Stadion di Cracovia (Polonia), andrà in scena la semifinale dell’Europeo Under21 che vedrà opposte Italia e Spagna. È una sfida attesissima, la rivincita della finale di quattro anni fa, quando le Furie Rosse vinsero per 4-2 prendendosi il loro quarto titolo continentale, il secondo consecutivo. Gli Azzurrini sono reduci da una qualificazione miracolosa, acciuffata solo all’ultima giornata, grazie alla bella vittoria per 1-0 contro la Germania ed alla contemporanea vittoria della Danimarca. Servirà un’altra impresa domani, perché la squadra di Gigi Di Biagio si troverà di fronte una vera e propria corazzata. Tanti volti sono ovviamente cambiati rispetto alla finale di quattro anni fa ma una cosa è rimasta immutata: la Nazionale spagnola continua ad essere davvero ricca di talento. Andiamo dunque a scoprire i segreti di questa squadra.

Il reparto arretrato è composto da nomi forse meno noti rispetto ad altri elementi di questa squadra, ma che comunque assicurano solidità nella fase difensiva. I due centrali sono Jesús Vallejo del Real Madrid e Jorge Meré dello Sporting Gijón. A sinistra invece, il titolare è José Luis Gayà, di proprietà del Valencia. Hector Bellerín invece, copre la fascia destra: è sicuramente il nome più noto del quartetto difensivo e nonostante la giovane età ha già una discreta esperienza internazionale, accumulata all’Arsenal. Si tratta di un quartetto compatto, una vera cerniera davanti a Kepa Arrizabalaga, che quest’anno si è messo in mostra con l’Athletic Bilbao. I due centrali si muovono in maniera sincronizzata mentre i due terzini sono pronti a spingersi in avanti per supportare la fase offensiva. I numeri testimoniano la forza della difesa spagnola: un solo gol subito in tre partite.

A centrocampo il tasso tecnico ed il talento si alzano notevolmente e comincia la lunga lista di stelle. Marcos Llorente, del Real Madrid, è il regista, colui che detta i tempi ed il ritmo del gioco. Una grande responsabilità per il giovane talento su cui Zinedine Zidane vuole puntare per costruire il Real del futuro. Ai suoi lati poi, agiscono le due mezzeali, Saúl e Denis Suarez. Il primo è oramai una certezza dell’Atletico Madrid di Simeone, un vero motorino, capace di contribuire alla fase difensiva con il suo pressing instancabile, senza tuttavia disdegnare sortite offensive, come dimostrano i 2 gol realizzati in questo torneo. Suárez invece, di proprietà del Barcellona, è stato visto spesso come trequartista, posizione che sembra prediligere, ma ha dimostrato di sapersi adattare alla perfezione alla posizione che Albert Celades gli ha riservato nel suo 4-3-3. Il 23enne è infatti un vero e proprio jolly, in grado di sfruttare il suo talento in fase di palleggio a centrocampo e le sue doti offensive inserendosi da dietro a supporto del tridente d’attacco.

Già, il tridente d’attacco. Un vero e proprio trio di stelle. A cominciare da quel Gerard Deulofeu, che nella seconda parte di stagione ha fatto innamorare i tifosi del Milan con le sue giocate. In Nazionale viene spesso impiegato a destra, dove è devastante quando arriva sul fondo, ma con la maglia rossonera ha dimostrato che può essere letale anche sull’altra fascia: grazie alla sua rapidità infatti, può rientrare facilmente e calciare in porta. Al centro dell’attacco invece, troviamo Sandro Ramirez, bomber atipico. Il giocatore del Malaga è in grado di combinare i movimenti in area da prima punta e la freddezza nel numero 9 alla capacità di svariare su tutto il fronte offensivo, rebus difficile da risolvere per tutte le difese. Ultimo, Marco Asensio. È probabilmente lui la stella più splendente di questa Spagna. In teoria viene impiegato a sinistra. In teoria, perché è in grado di spostarsi da un lato all’altro, di prendere palla a centrocampo e guidare lui l’azione, oltre alle straordinarie doti tecniche di cui è dotato, che gli consentono non solo di servire assist deliziosi ai compagni, ma anche di vedere la porta come un attaccante puro, come ha dimostrato con la tripletta contro la Macedonia. Non è un caso infatti, che sia già stato in grado di ritagliarsi uno spazio importante nel Real Madrid.

Ci siamo limitati ai titolari ma in panchina troviamo nomi interessanti come Jonny Castro, Iñaki Williams, Borja Mayoral, Mikel Oyarzabal. Potremmo davvero citarli tutti. La vera forza di questa squadra però, oltre che nei singoli, sta nell’organizzazione tattica, il vero fiore all’occhiello della Spagna calcistica degli ultimi anni a tutti i livelli. Ogni giocatore è in grado di lavorare per la squadra, di mettere il proprio talento al servizio dei propri compagni. Possesso palla, ripartenze rapide, velocità. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, con percorso fin qui netto e senza alcun intoppo. Servirà dunque la partita perfetta all’Italia per battere una Spagna che sembra davvero invincibile.

 

alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: pagina Twitter Uefa U21 Euro

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