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Tennis, Internazionali d’Italia Roma 2017: le wild-card assegnate. Niente da fare per Francesca Schiavone, c’è Maria Sharapova

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Manca meno di una settimana all’edizione 2017 degli Internazionali d’Italia di Roma. I migliori giocatori del mondo dei circuiti maschile e femminile saranno pronti a darsi battaglia nella splendida cornice del Foro Italico. A far discutere in questi giorni che precedono l’appuntamento italiano sono state le wild card assegnate per i due tabelloni di singolare. Le polemiche riguardano soprattutto le donne. È notizia di diversi mesi fa che uno dei due inviti a disposizione dell’organizzazione del torneo è stato riservato per la russa Maria Sharapova, rientrata da due settimane dalla squalifica per la positività al meldonium. Si tratta ovviamente di una mossa commerciale: la presenza della bella siberiana attira sicuramente più attenzioni, in termini di pubblico, media e sponsor, sugli Internazionali. La controversia però in questo caso, non riguarda la decisione di far partecipare una giocatrice squalificata per doping, argomento su cui diverse tenniste hanno già espresso il loro disaccordo in merito. A far discutere nel caso del torneo di Roma è che questa decisione va a scapito di Francesca Schiavone, che nell’ultimo anno della sua carriera, viene di fatto tenuta fuori dall’appuntamento più importante del tennis italiano.

A non convincere sono le motivazioni di questa esclusione. Il presidente della FIT, Angelo Binaghi, dopo la gaffe sull’assenza di Roger Federer, ha dichiarato che “a 36 anni è ora di lasciar giocare le giovani“. L’intenzione non è del tutto sbagliata, ma il problema è: di quali giovani stiamo parlando? Senza nulla togliere alle ragazze italiane, brave giocatrici e dal futuro interessante, le meglio piazzate tra le giovani a cui Binaghi faceva riferimento sono Jasmine Paolini e Martina Trevisan, recentemente viste in Fed Cup. Nessuna delle due ha però mai giocato un match in un tabellone WTA (Paolini ha provato ad entrare in tabellone a Biel quest’anno, senza riuscirci). Il motto ‘spazio alle giovani’ sembra pura retorica: nel panorama tennistico italiano ci sono tante ragazze in rampa di lancio, ma lo ‘spazio’ che a loro è stato riservato è quello delle pre-qualificazioni che alla fine premierà soltanto una di loro. La dichiarazione di Binaghi dunque, stona soprattutto se si considera che la seconda wild card è stata assegnata a Sara Errani, che giovanissima non lo è più avendo da poco superato la soglia dei 30 anni. Se si voleva dare realmente spazio alle giovani, si poteva prendere una decisione di coraggio e lasciar fuori anche Sarita. Più probabilmente invece, quelle del presidente della FIT sono state parole di circostanza, che mascherano l’intento puramente economico e che sanno un po’ di beffa nei confronti di una giocatrice che ha fatto la storia del tennis italiano e che ha dato tanto al movimento femminile. Molto probabilmente a Francesca Schiavone verrà dedicata la classica cerimonia sul campo Pietrangeli, come se fosse già un’ ex giocatrice, lei che, risultati alla mano, è attualmente la migliore giocatrice italiana.

Il discorso può essere esteso anche agli uomini. In campo maschile l’organizzazione del torneo ha a disposizione quattro wild card. Due verranno assegnate ai vincitori delle pre-qualificazioni. Anche in questo caso, i giovani hanno ignorato l’appuntamento: Matteo Donati, Gianluigi Quinzi e Stefano Travaglia, i talenti più promettenti del panorama italiano, hanno deciso di non partecipare. Il terzo invito andrà ad Andreas Seppi, mentre in pole position per il quarto c’è Simone Bolelli. L’intera vicenda dunque, ha messo per l’ennesima volta a nudo le difficoltà di un movimento il cui futuro appare molto incerto.

 

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Foto: Twitter FIT

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