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MotoGp, Mondiale 2017: Aprilia, cosa vuoi fare da “grande”? Serve migliorare la velocità pura con gomma nuova. Lowes chiamato ad una effettiva crescita

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Da quando Aprilia ha deciso di rientrare in forma ufficiale nella MotoGp, nel 2015, disimpegnandosi contestualmente dal Mondiale Superbike, è stato chiaro a tutti che la casa veneta avesse effettuato un vero e proprio all-in sulla top class del Motomondiale. E, per tale motivo, conoscendo la capacità della fabbrica di Noale di saper ben figurare in ogni categoria in cui decide di impegnarsi, le attese erano elevate, pur mettendo in conto un periodo di apprendistato e sofferenza, superato il quale i risultati sarebbero finalmente arrivati. La strada è stata, invero, alquanto impervia: dopo un campionato di ritorno davvero mediocre, fatto di piazzamenti nella zona punti come massima aspirazione, la scorsa stagione ha fatto intravedere una luce in fondo al tunnel, con Aprilia capace di portare le proprie moto quasi stabilmente in Q2 nella seconda metà di 2016, ambendo con cognizione di causa a lottare in maniera solida per occupare un piazzamento nella top ten. Naturale prosecuzione di tale percorso di crescita avrebbe dovuto essere la stagione corrente, specie puntando su di un pilota esperto e veloce come Aleix Espargaro, non nascondendo la voglia di essere stabilmente nei primi 10 tanto in prova quanto in gara.

Al momento, tuttavia, se si esclude la prima gara in Qatar, laddove il maggiore dei fratelli Espargaro ha chiuso una eccellente gara di rimonta al 6° posto, le aspettative non sono state esattamente coincidenti con i risultati ottenuti. Il 27enne spagnolo, infatti, ha chiuso con uno zero la gara in Argentina, cadendo e travolgendo nella dinamica l’incolpevole Andrea Dovizioso, vivendo poi un week-end davvero complesso ad Austin, soprattutto a causa dei lunghi rettilinei presenti sul tracciato americano che costavano un gap pesante rispetto a buona parte della concorrenza, non compensato da una guidabilità nel misto all’altezza della situazione. E’ dunque necessario cercare di migliorare la componente motoristica, per recuperare lì parte di quella velocità che ancora manca alla moto italiana. Non a caso, lo stesso Espargaro “senior” ha sottolineato il bisogno di essere più veloci con gomma nuova, anche in ottica qualifica, elogiando invece la capacità di Aprilia di mantenere un eccellente passo con pneumatici usati, consentendo (sulla carta) ai piloti di poter essere forti nei finali di gara, come accaduto al centauro di Granollers nel primo round del Mondiale 2017 in Qatar.

Oltre a ciò, è importante che l’altro pilota del team ufficiale, il 26enne inglese Sam Lowes, incominci ad imboccare la strada giusta in MotoGp, così da aiutare il proprio compagno di squadra, nonché la casa stessa in primis, a raccogliere dati utili e significativi per indirizzare al meglio lo sviluppo della moto. La sensazione, tuttavia, è che il centauro di Lincoln non abbia approcciato in maniera felice alla top class, faticando ad essere competitivo e mantenendo, al contempo, la pericolosa tendenza a commettere errori (e conseguenti cadute) che già aveva palesato nella sua esperienza in Moto2.

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davide.brufani@oasport.it

Foto: Profilo Twitter ufficiale Sam Lowes

 

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