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Ciclismo

Giro d’Italia, il Blockhaus sarà il primo giustiziere: come si presentano i big? Nibali pimpante, Quintana coperto, incognita Pinot, esami per Domoulin e Jungels

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Il Blockhaus sarà il primo grande giustiziere del Giro d’Italia 2017. La Corsa Rosa, dopo otto tappe, non ha dato particolari spunti nelle posizioni di vertice della classifica: tutti i big sono praticamente appaiati dopo il nulla di fatto dell’Etna e la relativa assenza di sorprese nelle altre frazioni, nonostante dei tracciati particolarmente mossi che potevano lasciare sperare in qualche colpo di mano degli uomini che ambiscono al trionfo finale.

Ora non ci si può più nascondere: la temibile salita abruzzese, presa tra l’altro da un versante poco conosciuto (quello di Roccamorice) farà sicuramente la differenza.

Come arrivano i big all’appuntamento più importante di questa prima parte di Giro d’Italia? Ricordiamo che Yates, Nibali, Pozzovivo, Dumoulin, Quintana, Mollema, Pinot, Amador, Van Garderen, Landa, Formolo sono tutti accreditati dello stesso tempo in classifica, a 10 secondi di ritardo dalla maglia rosa Bob Jungels e a 6 da Geraint Thomas mentre vantano 4’’ di vantaggio su Zakarin e 13’’ su Kruijswijck.

 

VINCENZO NIBALI – Il grande favorito insieme a Nairo Quintana per il successo finale. Lo Squalo ha saggiato la gamba sull’Etna, tentando un timido attacco per vedere la reazione degli avversari. Il siciliano, vincitore del Giro 2016, sembra essere in grande forma, ha messo a lavorare la sua squadra e sembra avere in mente qualche strategia particolare per provare a mettere in difficoltà i rivali. Il Blockhaus è una salita dalle pendenze importanti e costanti: potrebbe essere nelle sue corde, serve una grande prestazioni per far capire a tutti che lui può davvero lottare per la maglia rosa di Milano.

NAIRO QUINTANA – Tutti i pronostici della vigilia pendono dalla sua parte per questo primo vero arrivo in salita (dato che sull’Etna non è successo nulla). Il colombiano, in queste prime otto tappe, non si è praticamente mai visto: è rimasto ben coperto, quasi nascosto, senza dare segnali agli avversari. Non sono arrivate particolari indicazioni dal capitano della Movistar ma la sua gamba è sempre micidiale su questi arrivi in salita.

THIBAUT PINOT – Il francese si è presentato con un buon piglio a questo Giro d’Italia e ha spesso fatto lavorare la sua FDJ. Sulla carta potrebbe pagare dazio su una salita così dura, poco pedalabile e con una pendenza media superiore all’8% ma è pronto a far saltare il banco, visto che sembra essere in ottime condizioni fisiche.

ADAM YATES – In pochi credono nel capitano della Orica-Scott ma il britannico può davvero tendere una trappola agli altri big. Non si è dovuto spremere più di tanto per rimanere nel gruppone dei grandi e vuole provare a sfruttare l’occasione.

 

Domenico Pozzovivo è uno scalatore puro: può davvero provare a piazzare il colpaccio, ne ha tutte le capacità. Esame di maturità importante per Bob Jungels e Tom Dumoulin: la maglia rosa ha un piccolo vantaggio cronometrico sui rivali, deve far capire a tutto il circuito se può competere o meno per traguardi importanti, il simbolo del primato potrebbe dargli delle energie extra; l’olandese è tra i più attesi, ha spesso steccato la grande occasione ma questa volta può rispondere in maniera positiva.

Da capire anche il gioco della Sky: Mikael Landa o Geraint Thomas, su chi puntare? Lo spagnolo dovrebbe averne di più in salita ed è un grande favorito. Da non sottovalutare il russo Ilnur Zakarin che si è già messo in mostra sull’Etna mentre si presentano da outsider i vari Mollema, Amador, Van Garderen e il nostro Davide Formolo che deve provare a fare classifica. Infine capitolo Steven Kruijswijck: l’olandese è stato sfortunato in questa prima parte di Giro, ora potrebbe riscattarsi (è a 23 secondi dalla maglia rosa).

 

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