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Ciclismo

Giro d’Italia 2017: il vento sconvolge la tappa di Cagliari. Trionfo di Fernando Gaviria

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Dopo due frazioni molto criticate per le poche emozioni al Giro d’Italia, è la terza tappa, l’ultima in Sardegna con partenza da Tortolì e arrivo a Cagliari, ad aumentare la suspense. La QuickStep-Floors dà spettacolo con il vento laterale e porta il proprio capitano Fernando Gaviria a fare un grandissimo colpo doppio: successo allo sprint e conquista della Maglia Rosa.

Come di consueto il gruppo lascia andare la fuga al primo attacco sin dal chilometro zero. Sono in quattro a tentare l’avventura: Eugert Zhupa (Wilier – Selle Italia), Ivan Rovny (Gazprom-RusVelo), Kristian Sbaragli (Dimension Data) e Jan Tratnik (CCC Sprandi Polkowice). Sbaragli, unico italiano presente nel tentativo, decide però di rialzarsi e rientrare in gruppo dopo aver conquistato i punti al traguardo volante. I tre proseguono di buon accordo ma il plotone, guidato dalla Lotto-Soudal della maglia rosa, non lascia spazio concedendo un vantaggio che si è aggirato sempre sui 2′.

I fuggitivi, con Tratnik ultimo ad arrendersi, sono stati raggiunti a 25 chilometri dal traguardo. Da lì è partita una vera e propria volata lunghissima per il plotone, a tutta per evitare il pericolo vento. A circa 10 chilometri dal traguardo, quando il vento ha iniziato a spirare lateralmente, è partito l’attacco della QuickStep-Floors. A guidare lo squadrone belga il campione nazionale lussemburghese Bob Jungels che ha praticamente spaccato il plotone. Il blocco belga con Giacomo Nizzolo (Trek Segafredo), Nathan Haas (Diemnsion Data), Siutsou (Bahrain Merida) e Selig (Bora Hansgrohe) è riuscito ad evadere, mantenendo un discreto margine sul gruppo principale. Con loro in un primo momento anche il leader della classifica generale André Greipel, costretto a retrocedere in un secondo momento a causa di un problema meccanico.

Nello sprint finale non c’è stata storia Fernando Gaviria, da grande favorito, non ha avuto problemi a battere tutti i rivali. Secondo Selig, terzo un super Nizzolo. Il plotone, regolato dai velocisti, è giunto a 13” di ritardo dai primi.

gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Twitter Giro d’Italia

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