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Formula 1

F1, GP Spagna 2017: incognita power-unit per la Ferrari. Già 3 unità usate: tutto sotto controllo o rischio penalizzazione?

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La Formula Uno passa da una parte all’altra dell’Europa, e dopo il GP di Russia a Sochi, arriva a Barcellona per il GP di Spagna. Una pista che tutti conoscono alla perfezione, visti gli otto giorni di test invernali svolti, che hanno permesso ai team di studiare il tracciato catalano millimetro per millimetro, ma che comunque riserva diversi lati nascosti.

Sulle rive del Mediterraneo, dunque, si riproporrà la grande sfida tra Ferrari e Mercedes che sta caratterizzando questo inizio di campionato, in attesa del nuovo pacchetto di aggiornamenti della Red Bull che non ha la minima intenzione di restare a guardare i duellanti senza colpo ferire. Per i top team, ovviamente, sono in arrivo novità a livello aerodinamico e di Power Unit, un aspetto nel quale la Ferrari ha già forzato parecchio.

Nel breve volgere di quattro corse, infatti, la scuderia di Maranello ha già utilizzato tre turbocompressori (solo le McLaren hanno fatto peggio), due MGU-H (il povero Stoffel Vandoorne per fare un esempio è già arrivato a 5), due componenti delle batterie e altrettanti dell’elettronica di controllo (nel caso di Raikkonen vanno contati anche due motori a combustione interna). Dall’altro lato, invece, Lewis Hamilton non ha ancora usufruito di nessuna sostituzione sulla sua W08 (il suo compagno Valtteri Bottas ha un solo cambio dell’elettronica di controllo) mentre le due Red Bull hanno sostituito cambio e Power Unit.

Cosa significano questi numeri? Che la Ferrari sta dimostrando di non voler cedere nemmeno un millimetro nei confronti della Mercedes, dopo averla raggiunta in questo inverno a livello di potenza ma, anche, di dover convivere con la paura di incorrere nelle penalità previste. Ricapitolando, nei venti GP in programma, sarà possibile utilizzare al massimo quattro unità Power Unit, mentre saranno cinque andando nello specifico dei sei componenti del motore (motore a combustione interna, turbocompressore, MGU-H, MGU-K, batterie e elettronica di controllo). Se si sfora il conto delle quattro Power Unit, si subisce una penalizzazione di 10 posizioni sulla griglia di partenza! Un fattore che potrebbe pesare, non poco, in ottica iridata.

Dopo appena quattro gare il saldo è nettamente a favore delle “Frecce d’argento” che, in questo modo, potranno vivere una seconda parte di campionato maggiormente all’attacco e con componenti più fresche. La situazione è chiara: la scuderia di Maranello è seduta al tavolo verde come un pokerista. Il suo 2017 è iniziato in una sorta di “all-in” per dare subito del filo da torcere alla temibile Mercedes che, dal suo canto, si sta tenendo tutte le carte in mano pronta a piazzare il rialzo decisivo più avanti. Vedremo quali delle due strategie avrà avuto ragione. Chi saprà gestire nel migliore dei modi, e di pari passo, sviluppo ed affidabilità, avrà maggiori chance di vincere il titolo mondiale. Le prossime gare ci permetteranno di capire molto riguardo a questo campionato.

 

alessandro.passanti@oasport.it

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