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Volley femminile, Champions League – Conegliano, il sogno si infrange in Finale. Trionfo del VakifBank di Guidetti e Zhu Ting

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Il sogno si è infranto sul più bello. Conegliano non riesce nell’impresa di conquistare la Champions League 2017 di volley femminile e perde la Finalissima contro il VakifBank Istanbul per 3-0 (25-19; 25-13; 25-23). Al PalaVerde di Treviso, davanti a 5000 tifosi che speravano nell’impresa delle proprie beniamine, le Campionesse d’Italia si sono dovute arrendere al cospetto della corazzata allenata di coach Giovanni Guidetti che trionfa così per la terza volta nella massima competizione continentale dopo le affermazioni del 2011 e del 2013.

Le Campionesse di Turchia sono state nettamente superiori alle Pantere sotto il profilo tecnico e dell’intensità agonistica: soltanto nel terzo set le ragazze di coach Mazzanti, prossimo CT della nostra Nazionale, hanno provato a reagire e si sono rese protagoniste di un parziale giocato alla pari prima di cedere il passo nelle battute finali.

Il VakifBank Istanbul sale così sul tetto d’Europa con pieno merito dopo essersi sbarazzata in semifinale dell’Eczacibasi allenato da Barbolini e oggi delle padrone di casa, organizzatrici di una spettacolare Final Four. Le ragazze di Guidetti, prossimo CT proprio della Turchia dopo aver condotto l’Olanda all’argento europeo e alle semifinali olimpiche a Rio 2016, riscattano così la Finale persa lo scorso anno contro Casalmaggiore a Montichiari. I tanti dollari spesi per costruire una formazione inarrivabile hanno oggi prodotto i loro frutti, al termine di una stagione in cui il Vakif aveva già perso la Coppa Nazionale ed era già stato eliminato dai playoff per il titolo.

Le giallonere hanno dominato in tutti i fondamentali, attaccando con grande continuità e potenza, mettendo in difficoltà la ricezione di Conegliano che non è riuscita a tenere il passo di un’indemoniata Zhu Ting, Campionessa Olimpica con la sua Cina che ha giocato una partita mostruosa davanti agli occhi di Lang Ping. È stata la schiacciatrice a decidere l’incontro con degli attacchi potentissimi e davvero imprendibili: 22 punti con il 53% in attacco (3 muri). In doppia cifra anche le altre attaccanti: l’olandese Lonneke Sloetjes (miglior opposto a Rio 2016, 14) e la statunitense Kimberley Hill (11 punti per l’MVP dei Mondiali 2014).

Conegliano ci ha provato fino in fondo con Serena Ortolani (12) e con l’innesto di Carolina Costagrande nel parziale decisivo, a sostituire una spenta Nicole Fawcett (5). Al centro Raphaela Folie (7) e Anna Danesi, Katarzyna Skorupa in cabina di regia, Monica De Gennaro il libero. Sul podio sale anche l’Eczacibasi VitrA Istanbul di coach Barbolini che ha sconfitto la Dinamo Mosca per 3-1.

Ora Conegliano si ritufferà nelle semifinali scudetto, a caccia del secondo tricolore consecutivo. La Imoco è certa comunque della qualificazione al Mondiale per Club che si giocherà in Giappone a inizio maggio.

 

(foto Simone Contesini)

1 Commento

1 Commento

  1. Nany74

    25 Aprile 2017 at 14:23

    Assolutamente soddisfatto del risultato. Esattamente come il presidente di Conegliano, mi sento più contento del secondo posto piuttosto che amareggiato per la perdita del primo. La squadra di Istanbul era oggettivamente troppo forte e troppo “esperta” per cadere in finale. Conegliano ha pagato, a mio avviso, l’inesperienza generale a queste manifestazioni ed a questa pressione. Il fatto di giocare in casa aiuta, ma a volte enfatizza l’aspettativa e quindi si rischia di esserci meno con la testa. Dal punto di vista tecnico direi che c’è poco da dire: ricezione quasi sempre in difficoltà, tocchi a muro inesistenti (a questo proposito forse provare Barazza già dal secondo set poteva dare qualcosa in più, visto che di primi tempi non se ne sono giocati tantissimi). Così anche la difesa era sempre in affanno. Costagrande ha aiutato con la sua esperienza e l’equilibrio di squadra ne ha giovato (vedi sopra per il discorso centrali e tocchi a muro). Sotto questo aspetto forse anche lo staff tecnico ha qualcosa da imparare ed ovviamente tutto fa scuola, soprattutto queste sconfitte così nette. Probabilmente la squadra dell’anno scorso avrebbe avuto delle possibilità in più e qui torno su un discorso lungo ed eterno: perché non investire in progetti di N anni invece che fare le cose fini a se stesse? Forse a quest’ora ci sarebbe anche una Champions da mettere in bacheca…forse…Aspettiamo le finali scudetto e questa sottospecie di mondiale per club, magari qualche soldo entra nelle casse…

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