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Ciclismo

Parigi-Roubaix 2017: Philippe Gilbert escluso dalla QuickStep verso le Ardenne

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Philippe Gilbert è reduce da un mese a dir poco entusiasmante, probabilmente il migliore della carriera dopo l’indimenticabile aprile 2011, quando si impose all’Amstel Gold Race, Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi nell’arco di soli 7 giorni. Il vallone ha chiuso in seconda posizione Dwars Door Vlaanderen ed E3 Harelbeke, ha vinto la classifica generale e una tappa alla Tre Giorni di La Panne ma sopratutto si è imposto al Giro delle Fiandre con un’azione destinata ad entrare nella storia del ciclismo moderno. Quando mancano 5 giorni alla Parigi-Roubaix, però, la sua partecipazione è ancora incerta.

Il team manager della QuickStep-Floors Patrick Lefevere, infatti, ha dichiarato che, nonostante la volontà del corridore di prendere parte alla Regina delle Classiche, per lui sarebbe meglio evitare la Roubaix per concentrarsi su Freccia del Brabante ed Amstel Gold Race, di fatto le corse che apriranno il percorso di avvicinamento alla Liegi-Bastogne-Liegi del 23 aprile. In linea puramente teorica, quelle sarebbero le corse più adatte a Gilbert e sopratutto quelle dove ha raccolto i migliori risultati in carriera con tre vittorie nella corsa della birra e due al Brabante. Ma sarebbe davvero una scelta saggia quella di escludere il corridore più in forma del gruppo da una corsa in cui le gambe contano più di qualsiasi discorso tecnico?

Nell’unico precedente in carriera alla Roubaix, Gilbert ha chiuso in 52a posizione a quasi 10′ dal vincitore. Era il 2007 e sono passati 10 anni: all’epoca non era entrato tra i migliori 10 né al Fiandre né alla Liegi, corse che poi l’avrebbero consacrato tra i più grandi della sua epoca. La sensazione, nel vederlo correre, è che non senta la catena: in tutte le gare che abbiamo citato in precedenza ha sempre attaccato da lontano, quasi per andare a sottolineare una maturazione importante dal punto di vista fisico. Un corridore che forse ha perso lo smalto dei giorni migliori nello scatto secco ma che è migliorato sul passo, resistendo alla rimonta degli avversari anche dopo un attacco in solitaria di 54 chilometri, e uno sforzo di 100, considerando che domenica prima del Kapelmuur stava già tirando il gruppo ad alte andature.

Attualmente, Gilbert è tra i 12 preselezionati per la Roubaix, ultima corsa della carriera di Tom Boonen. A nostro parere, togliergli la possibilità di misurarsi in questa competizione in questo preciso momento della carriera sarebbe un piccolo crimine sportivo e la stessa corsa perderebbe un protagonista annunciato, capace di regalare spettacolo e di attaccare e lavorare anche in favore dei compagni. Alla QuickStep-Floors l’ardua scelta, che nel nostro caso sembra quasi scontata. 

AGGIORNAMENTO: Gilbert non prenderà parte alla Parigi-Roubaix. Lo stesso corridore ha dichiarato di aver preso questa scelta assieme alla squadra in quanto ha bisogno di riposare per attaccare le Ardenne al top della condizione, asserendo anche che Tom Boonen ha bisogno di tutto l’apporto della squadra.

Twitter: @Santo_Gianluca

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gianluca.santo@oasport.it

Foto: Valerio Origo

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