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MotoGp, GP Argentina 2017: Maverick Vinales, il difficile viene ora. Importante evitare passi falsi

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Maverick Vinales è senza dubbio l’uomo del momento in MotoGp. Il 22enne spagnolo, dopo un pre-campionato spettacolare, è riuscito a vincere il primo gran premio del Mondiale 2017, in Qatar, prevalendo in maniera autorevole, a coronamento di un fine settimana arabo di grandissimo spessore. Questa affermazione ha permesso di togliere qualche dubbio che aleggiava intorno al centauro di Figueres, circa la sua consistenza a poter stare sin da subito nelle posizioni che contano. Ma, se è vero che gli esami non finiscono mai, il difficile per Vinales arriva adesso, laddove sarà chiamato a ripetersi a livelli elevati, se vorrà realmente giocarsi il titolo già in questo campionato. 

Questo perché Termas de Rio Hondo ed Austin, le prossime due piste su cui gareggerà il Motomondiale, se andiamo a guardare la tradizione recente sono tracciati in cui Marc Marquez, rivale sulla carta più accreditato per lo stesso Vinales, è sempre andato molto forte, conquistando diverse vittorie. Essendo bisognoso di recuperare i 12 punti che lo separano nella generale da Maverick, sicuramente lo spagnolo della Honda tenterà il tutto per tutto per mettere in difficoltà il suo avversario, alzando l’asticella delle proprie prestazioni. In più, la pista dell’Argentina presenta storicamente un tracciato molto sporco, a causa dello scarso utilizzo dell’impianto nella restante parte dell’anno, e perciò il livello di grip non sarà ottimale. Condizione che un pilota come Vinales, abituato a fare molta percorrenza in curva, potrebbe parzialmente soffrire, anche se in Qatar ha ovviato bene in gara a tale problematica. Certo, va considerato il fatto che il tracciato qatariota è particolarmente adatto alla Yamaha guidata dallo spagnolo, e soprattutto già erano stati effettuati dei test qualche settimana prima, cosa che non sarà quando si inizierà a girare a Termas de Rio Hondo.

Insomma, non sarebbe così sorprendente vedere un Vinales costretto ad inseguire in Sud America, dovendo sudare maggiormente per raggiungere un livello ottimale di competitività, con il rischio di commettere più facilmente qualche errore “pesante” in ottica titolo. Anche questo, in un ipotetico percorso lungo 18 gare, potrebbe essere un nuovo esame per il pilota spagnolo, al fine di valutarne metodologia di lavoro con il proprio team e calma nel gestire le eventuali difficoltà, sapendosi eventualmente accontentare di un piazzamento meno “nobile” rispetto alla prima posizione.

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Foto: Profilo Facebook ufficiale Maverick Vinales

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