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Ciclismo

Giro d’Italia 2017: Tejay van Garderen, la grande occasione per il riscatto

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Tejay van Garderen sembrava destinato ad una carriera gloriosa, infatti, da neo professionista, era considerato uno dei corridori più forti della sua generazione. Nel 2012 vince la classifica di miglior giovane al Tour de France, dando oltre 6’ di distacco al francese Thibaut Pinot e chiudendo al 5° posto in classifica generale. Un risultato che sembrava confermare le grandi aspettative per lo statunitense e ci si aspettava presto il definitivo salto di qualità, che però non è mai avvenuto. Nel 2014 riconferma il 5° al Tour, nell’anno del trionfo di Vincenzo Nibali, ma poi si perde. Non termina la corsa nel 2015 e chiude addirittura al 29° posto nel 2016. Lo scorso anno, la vittoria nella settima tappa del Tour de Suisse, con l’arrivo in salita a Solden, sembrava essere l’occasione per rilanciarsi, ma così non è stato.

Van Garderen non hai mai centrato un successo di tappa in un grande giro e a parte le corse casalinghe (Giro di California e USA Pro Challenge) non ha mai portato a casa la maglia di leader della generale. Sembra quindi una grande promessa, che, come tante, non è riuscita mai a sbocciare del tutto nel ciclismo che conta.

Quest’anno Van Garderen ha deciso però di cambiare i suoi piani e concentrarsi per la prima volta sul Giro d’Italia. La corsa rosa sarà la grande occasione per un riscatto personale e per dimostrare al mondo che il talento che tutti vedevano da giovane c’è ancora.  L’inizio di stagione non è stato nulla di clamoroso, 21° alla Tirreno-Adriatico e 5° al Giro di Catalogna. Nella corsa spagnola si è vista però qualche progressione incoraggiante e al Giro, con una buona gamba, potrà essere protagonista in salita.

Resta il fatto che il Giro numero 100 sembra proprio essere l’ultima occasione per rilanciare la sua carriera, altrimenti rischia di perdere definitivamente i gradi di capitano alla BMC ed essere regalato ad una vita da gregario.

alessandro.farina@oasport.it

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Foto: Twitter BMC

 

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