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Ginnastica, Europei 2017 – Tra sorprese, nomi nuovi e la geografia che cambia: Derwael, Devillard e Downie ragazza copertina

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Sono gli Europei dei nomi nuovi. Questo è uno dei tanti temi caldi che emergono a una sola giornata dal termine della massima rassegna continentale di ginnastica artistica che si sta svolgendo a Cluj-Napoca (Romania). Si sapeva già alla vigilia che questo evento sarebbe stato l’inizio del grande ricambio generazionale a cui la Polvere di Magnesio si dovrà sottoporre in vista del quadriennio che condurrà alle Olimpiadi di Tokyo 2020.

È innegabile che le grandi protagoniste degli anni passati non siano al momento ai vertici, vuoi per scelte personale o per infortuni. In Transilvania mancano Aliya Mustafina (gravidanza, ritornerà), Giulia Steingruber (problemi fisici), Vanessa Ferrari e tutta la pattuglia italiana di prima fascia. Questi Europei rappresentavano così la grande occasione per potersi mettere in mostra e alcune ragazze non si sono assolutamente tirate indietro.

Quello che si è appena concluso è stato il grande sabato delle sorpresa: aspettarsi il trionfo di Coline Devillard al volteggio e il successo di Nina Derwael alle parallele era praticamente impossibile. I pronostici pendevano da altre parte e invece due giovanissime sono riusciti a far saltare il banco, mettendo al collo la medaglia d’oro tanto insperata.

Un sogno soprattutto per la francesina classe 2000, trascurata da tutti e poco presa in considerazione, sia alla vigilia delle prove podio che dopo il terzo posto in qualifica. Gli occhi erano puntati sull’annunciato scontro diretto tra Ellie Downie e Maria Paseka (Campionessa del Mondo e argento olimpico, oggi davvero in ombra) e invece è sbucato fuori questo scricciolo transalpino, classe 2000 che ha meraviglioso per la classe e per la bontà dei propri salti.

Nina Derwael era invece attesa: prima in qualifica (pari merito con Ellie Seitz), da un paio di stagioni aveva fatto vedere buone cose sugli staggi, ha partecipato alle Olimpiadi di Rio 2016 e non era così impensabile vederla con l’oro al collo. La 17enne è stata brava a mantenere la calma e a non crollare sotto la pressione. Chi si aspettava la conferma di Becky Downie (caduta dal Ginger, dolorante alla mano) o la sterzata di Ellie Seitz (una delle poche veterane) si è dovuto ricredere.

Nome nuovo anche quello di Elena Eremina, giovanissima russa che lo scorso anno vinse l’all-around tra le under 16 e che a Cluj ha saputo vincere l’argento sugli staggi, dopo aver gettato alle ortiche la medaglia del generale causa caduta alla trave.

Già nota, ma comunque giovane, la 17enne Ellie Downie che è ormai diventata la ragazza copertina di questi Europei: oro nell’individuale, argento al volteggio, bronzo alle parallele dove il cognome della sua famiglia viene scritto per il quarto anno consecutivo! Senza dimenticare Zsofia Kovacs, ungherese d’argento nel giro completo e oggi comunque in luce. Insomma cambiano i nomi, cambia la geografia (tantissimi Paesi a medaglia, la Russia ha rischiato lo zero), il livello medio sembra essere leggermente calato ma lo spettacolo è altissimo: gare combattute e palpitanti, quello di cui l’artistica ha bisogno.

 

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