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Ginnastica, Europei 2017 – Catalina Ponor, la Reginetta che trascina una Nazione! Record immortali ed emozioni gratuite

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Quando si trascina una Nazione intera, quando la si rappresenta in tutto il mondo con la massima professionalità e devozione, quando si è il faro di un movimento in crisi totale, quando per l’ennesima volta si salva la baracca (per giunta in casa), quando si mascherano le magagne di uno sport totalmente in crisi in una delle grandi culle della Polvere di Magnesio. Quando si è semplicemente Catalina Ponor.

Breve storia di quanto si è materializzato oggi pomeriggio a Cluj-Napoca dove si sono conclusi gli Europei 2017 di ginnastica artistica. La Reginetta di Costanza ha fatto ancora una volta la voce grossa, immolandosi sull’altera della Patria per non lasciare a bocca asciutta 8000 persone che per 5 giorni hanno gremito l’Arena Polivante nel cuore della Transilvania e che fino a poche ore prima si erano dovute “accontentare” delle gesta di Marian Dragulescu, altro beniamino da anni sulla cresta dell’onda.

Catalina Ponor ha capito ancora una volta che la nave stava affondando, ma non è più un mistero. La mancata qualificazione della squadra alle Olimpiadi di Rio 2016, dopo mezzo secolo di successi nella rassegna a cinque cerchi, è stato l’apice di una crisi profondissima e su cui i podi della capitana indiscussa mettono una pezza. Era stato così l’anno scorso, lo è stato a maggior ragione di fronte al proprio pubblico.

 

È stato davvero qualcosa di emozionante: il suo esercizio alla trave è stato l’unico davvero preciso, meritevole della medaglia d’oro. A quattro mesi dalle 30 candeline, la Campionessa Olimpica di Atene 2004 ha fatto capire cosa significa essere una big del circuito internazionale: non mollare mai un colpo nonostante l’avanzare dell’età, crederci sempre, fiutare l’occasione, dare davvero tutta se stessa in pedana. Ogni volta che gareggia è uno spettacolo e dà una lezione a tutte le colleghe, soprattutto alle più giovani: è un modello da seguire, ormai da tre lustri… Siamo di fronte a un mostro.

Tornare a vincere una competizione dopo 13 anni dalla prima volta è qualcosa di sbalorditivo, davvero di unico e irripetibile (esclusi i record di Oksana Chusovitina). Nel 2004 Catalina conquistava il suo primo europeo alla trave, oggi ha messo la firma sul quinto titolo: agli Europei ha fatto meglio soltanto Svetlana Khorkina che vinse alle parallele per sei edizioni consecutive (1994-2004). Stiamo parlando di un’autentica leggenda, la vera big della rassegna continentale che si è conclusa oggi: tra tanti nomi nuovi e tra Campionesse inattese (Devillard al volteggio, Derwael alle parallele, Melnikova al corpo libero) lei ha timbrato ancora una volta il cartellino.

 

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