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Ciclismo

Tirreno-Adriatico 2017: il percorso e le tappe ai raggi X. Decide il Terminillo

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Mercoledì 8 marzo prenderà il via da Camaiore la Tirreno-Adriatico 2017. Andiamo a vedere insieme le sette tappe che condurranno il gruppo fino a San Benedetto del Tronto attraverso l’Italia centrale.

Prima tappa: Lido di Camaiore – Lido di Camaiore, 22,7 chilometri
Cronometro a squadre classica. Velocissima e con lunghi rettilinei in riva al mare: la grande incognita potrebbe essere il vento, ma le squadre più adatte potrebbero fare la differenza sui due lunghi rettilinei dove si può sviluppare velocità.

Seconda tappa, Camaiore – Pomarance, 228 chilometri
Frazione lunghissima per quello che è il periodo della stagione. Partenza agevole con oltre 100 chilometri pianeggianti, poi alcune salite che potrebbero scremare il gruppo e mettere in difficoltà i velocisti. In particolare i Gpm di Serrazzano, Volterra e Montecatini val di Cecina. Finale insidioso, con gli ultimi 5 chilometri in leggera salita: probabile una volata per corridore resistenti.

Terza tappa, Monterotondo Marittimo – Montalto di Castro, 204 chilometri
Si resta sopra i 200 chilometri, ma la vittoria di tappa dovrebbe essere affare per ruote veloci. Non mancano salite e strade mosse, ma in definitiva sarà volata. All’interno dell’ultimo chilometro uno strappo di circa 300 metri con pendenze fino al 7% che rendono l’esito incerto.

Quarta tappa, Montalto di Castro – Terminillo, 171 chilometri
Frazione mossa in tutto il suo svolgimento centrale, prima di arrivare ai piedi del Terminillo. Una salita vera, 16 chilometri al 7% di pendenza media, ma solo perché spiana nella fase centrale. Gli atleti si troveranno sempre su pendenze dell’8% circa e qui si potrebbe creare una prima vera selezione in ottica classifica finale.

Quinta tappa, Rieti – Fermo, 210 chilometri 
Tappa tipica della Tirreno, con tante brevi salitelle a spezzare il gruppo. Si passa da Amatrice, Accumoli ed Arquata del Tronto nella prima parte, per poi dirigersi verso Fermo. Presente uno strappo da affrontare tre volte, l’ultima in concomitanza con il traguardo: i primi 700 metri sono sempre oltre il 10%, con la seconda parte con una media del 14 e una massima del 22 %. Poi un breve tratto di pianura prima di tornare a salire nell’ultimo chilometro: gli ultimi 350 metri sono ancora al 10%.

Sesta tappa, Ascoli Piceno – Civitanova Marche, 159 chilometri
La tappa in linea più breve e probabilmente anche più facile nella sua interezza. Sopratutto negli ultimi 50 chilometri ci sarà spazio per le squadre dei velocisti, che però dovranno superare indenni lo strappo di Civitanova Alta, oltre due chilometri (con una breve discesa a tre quarti) che presentano pendenze fino all’8%, ma con una media del 5. Sprint da conquistare, ma non vanno esclusi colpi di mano.

Settima tappa, San Benedetto del Tronto – San Benedetto del Tronto, 10,5 chilometri
La cronometro finale che determinerà la classifica e il vincitore. 10 chilometri senza difficoltà altimetriche e planimetriche, perché anche in questo caso gli atleti si troveranno a correre sue lunghi rettilinei opposti come nella cronosquadre inaugurale. Creare velocità sarà fondamentale, sopratutto in caso di lotta serrata sul filo dei secondi.

Twitter: @Santo_Gianluca

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gianluca.santo@oasport.it

Foto: Foto: By Pymouss (Own work) [CC BY-SA 4.0], via Wikimedia Commons

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