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Calcio

Gli 80 anni di Carlo Mazzone! Auguri Sor Magara, l’uomo dei record in panchina che lanciò Totti e inventò Pirlo regista. E quelle corse sotto la curva…

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Carlo Mazzone, Sor Magara, Sor Carletto. Chiamatelo come preferite, in un’autentica “Operazione Nostalgia” del calcio italiano anni ’80 e ’90. Un’icona del nostro pallone, un pilastro di domeniche indimenticabili, un cuore verace così vivo che ha fatto emozionare generazioni intere di tifosi.

Oggi Carlo Mazzone compie 80 anni e ha ricevuto gli auguri di tutto il mondo dello sport a cui ha dedicato tutta la sua vita, ringraziato dai tanti calciatori che hanno svoltato la propria carriera grazie all’estro del romano, abile a tirare fuori il meglio dai propri ragazzi con un carisma e a una grinta che andrebbero presi come esempio.

Non un semplice mister ma un uomo di sport che ha segnato un’epoca, nonostante abbia vinto davvero poco in carriera (un campionato di Serie C e uno di Serie B, oltre alla Coppa Intertoto col Bologna nel 1998). Premiato con la Panchina d’Oro alla carriera, emblema di quanto profuso in campo.

 

RECORD – 795 panchina in Serie A, nessuno come lui nella storia (a fine carriera ha superato le 787 di Nereo Rocco). Dal 1968 al 2006 non si è mai fermato un attimo, guidando ben 11 squadre: Ascoli (1968-1975 e 1980-1984), Fiorentina (1975-1977), Catanzaro (1978-1980), Bologna (1985-1986, 1998-1999 e 2003-2005), Lecce (1987-1990), Pescara (1990), Cagliari (1991-1993 e 1996-1997), Roma (1993-1996), Napoli (1997), Perugia (1999-2000), Brescia (2000-2003), Livorno (2006). Contando tutte le competizioni a cui ha preso parte si arriva addirittura a 1278 panchine: numeri astronomici!

FRANCESCO TOTTI – Lo ha lanciato lui nel 1993. Il Pupone, l’ottavo Re di Roma, l’icona della Capitale è stato spedito in campo proprio da Carletto Mazzone. E Totti ha ringraziato anche oggi, come già fatto tante volte in passato.

ANDREA PIRLO – Se lo è inventato lui come regista, spostandolo dal ruolo di mezzapunta. La sua carriera è svoltata definitivamente e ci ha regalato uno dei giocatori più forti degli ultimi 20 anni.

ROBERTO BAGGIO – Che coppia con il Divin Codino a Brescia. Risultati inimmaginabili e un’intesa quasi tra padre e figlio che fece emozionare tutta la tifoseria.

LE CORSE SOTTO LA CURVA – Il vero marchio di fabbrica di Carletto. Epocale quella sotto la curva dell’Atalanta dopo il 3-3 strappato in rimonta dai suoi uomini nel tesissimo derby.

PROMOZIONI – Con l’Ascoli la doppia scalata dalla C alla A, nel 1988 portò il Lecce nella massima categoria. E poi una serie di salvezze, senza mai retrocedere.

L’EUROPA – Sfiorò la qualificazione alla Coppa UEFA con il Brescia (perse la finale di Intertoto con il PSG), riportò il Cagliari in Europa.

 

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