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Sci Alpino, Peter Fill: “Sono tra i favoriti ai Mondiali e vivo le pressioni in modo diverso”

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E’ pronto Peter Fill a centrare il bersaglio pieno sulla pista che l’anno scorso gli valse la Coppa del Mondo di discesa, impresa mai riuscita a nessun italiano. Una carriera iniziata 14 anni proprio a St. Moritz quando il giovane Peter debuttò in un contesto iridato, reduce dall’oro mondiale tra gli juniores e pronto a confermarsi anche a livello senior.

Ai Mondiali sono arrivato qualche volta da favorito, altri da outsider. Questa volta penso di essere tra i favoriti, visto questo primo posto nella classifica di discesa. A questa età le pressioni si vivono in un altro modo, voglio dire: mi fa piacere essere considerato tra i migliori anche se so che molto spesso ai Mondiali non sono quelli attesi a vincere”, ammette lo sciatore azzurro, intervistato dalla Gazzetta dello Sport.

L’atleta nostrano conferma di sentirsi più sicuro in discesa che in superG precisando che: E’ un problema prima di tutto di materiali. Non ho ancora trovato lo sci giusto per me, il set-up che mi faccia sentire bene. Non è questione di sci, perchè sono molto veloci, è solo che non riesco farli funzionare come dovrei per stare là davanti”. Peter spiega meglio questa trasformazione da velocista super tecnico a discesista scorrevole: “Posso dire che è coinciso nel momento in cui ho cambiato preparazione fisica, in cui ho messo su famiglia. Forse è stata la tranquillità che mi fa scendere più sciolto. Di certo negli anni ho imparato che la scorrevolezza o ce l’hai o non ce l’hai. Non la puoi allenare. Ero curioso, dopo l’anno scorso, di vedere se qualcosa era cambiato. Per fortuna no, ho mantenuto la scorrevolezza!”.

Italia che si presenta ai nastri di partenza come la squadra con più podi all’attivo in stagione e dunque le aspettative non mancano per trasformare questi risultati in medaglia mondiali: “Quello sarà il difficile – sottolinea il leader della discesa – Abbiamo addosso tante pressioni  e noi in generale non siamo come gli americani che in queste occasioni si caricano ancora di più. Speriamo che queste aspettative non ci schiaccino. Arriviamo qui dopo l’ultimo Mondiale in cui non abbiamo vinto nemmeno una medaglia. Secondo me la chiave sarà cominciare bene, come in passto la squadra si carica”.

Andando poi indietro nel tempo Fill fa una personale classifica dei ricordi più belli nella rassegna iridata: Il primo è il bronzo in combinata a Garmisch nel 2011, ho vinto quella medaglia con mio papà gravissimo in ospedale, per me è stato un momento commovente e speciale. E poi mi ricorderò per sempre la bellissima sensazione quando sono arrivato sul traguardo, secondo in superG a Val d’Isere 2009, quell’urlo di liberazione”.

Il campione italiano esprime poi un parere molto favorevole nei confronti della sua compagna di nazionale Sofia Goggia, grande protagonista quest’anno con i suoi 9 podi: Mi piace molto. Lei rischia tutto e quando arriva giù è sempre davanti. Penso faccia bene anche agli altri. Vedere che quando prendi dei rischi stai davanti. Poi ha un’ottima continuità. Speriamo che non le arrivi troppa pressione per i Mondiali”.

Guardando alla sua gara gli avversari più pericolosi saranno: “Feuz, perchè conosce a memoria la pista, gli svizzeri si sono allenati qui. Perchè ha già vinto l’anno scorso. E poi Guay non è da sottovalutare”.

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto da Pentaphoto-Trovati

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