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Rugby, Sei Nazioni 2017: il confronto Italia-Irlanda reparto per reparto. Disciplina e compattezza per tutti gli 80 minuti le chiavi tattiche della sfida

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Ancora pochissimi giorni e sarà la volta del secondo impegno per l’Italrugby nel Sei Nazioni 2017: sabato 11 febbraio, infatti, la formazione guidata da Conor O’Shea ospiterà l’Irlanda nella splendida cornice dello Stadio Olimpico di Roma. Andiamo ora ad analizzare le chiavi tattiche della sfida attraverso il confronto tra i singoli reparti delle due compagini.

Piloni

Probabile l’impiego dal primo minuto di Sami Panico con il numero 1 sullo schiena affiancato da Andrea Lovotti, risultato tra i migliori al debutto contro il Galles fatta eccezione per un’ingenua ammonizione nel momento di maggiore difficoltà per gli azzurri. Joe Schmidt, dal canto suo, potrà contare su nomi del calibro di Cian Healy e Jack McGrath, baluardi insostituibili all’interno di un reparto che unisce perfettamente classe ed esperienza.

Tallonatori

Leonardo Ghiraldini avrà il compito di trascinare gli azzurri in questo reparto davvero delicato, ma il giocatore che milita nello Stade Toulousain ha già dimostrato di avere la personalità giusta per farsi valere oltre a poter vantare la bellezza di 81 caps. Ci si attente molto anche da Ornel Gega e Tommaso D’Apice, chiamati a far sentire la loro presenza di fronte ad avversari del calibro di Rory Best e James Tracy, dotati di enorme aggressività e capaci pertanto di mettere in difficoltà la retroguardia azzurra in caso di distrazioni ingiustificate.

Seconde linee

Gli indiziati principali a scendere in campo come titolari sono Joshua Furno e George Biagi, anche se non bisogna dimenticare uno degli eroi della storica vittoria conseguita ai danni del Sudafrica, il portacolori delle Zebre Andries Van Schalkwyk, il quale avrebbe forse meritato maggior considerazione nella prima partita persa contro il Galles; dall’altra parte, c’è solo l’imbarazzo della scelta, con Jamie Heaslip, Tommy O’Donnell e Jack Conan chiamati a direzionare e dare impulso alla spinta della mischia chiusa irlandese, oltre a prendere la palla in touche.

Flanker

Sergio Parisse e Simone Favaro rappresentano due dei cardini della Nazionale allenata da Conor O’Shea e, al di fuori di infortuni dell’ultimo minuto, dovrebbero essere loro i titolari guidare l’Italia in un reparto davvero cruciale, dove si troveranno di fronte Donnacha Ryan e Iain Henderson, abili sia nel gioco aperto insieme ai trequarti che nei punti di incontro essendo degli ottimi placcatori. I nostri portacolori dispongono della giusta maturità per poter reggere questa sfida, nella speranza che riescano anche a tenere un buon rendimento durante tutti gli 80 minuti.

Mediani di mischia

Giorgio Bronzini dovrebbe tornare ad occupare quel posto da titolare all’interno dello scacchiere delineato dal tecnico irlandese a partire dal Test Match disputato contro gli All Blacks, anche se non è da escludere l’impiego come numero 9 del sempre costante Ugo Gori, autore dell’unica meta realizzata dagli azzurri all’esordio nel Torneo. Conor Murray rappresenta a tutti gli effetti una garanzia tra le fila dei verdi, mentre Luke McGrath e Kieran Marmion costituiscono due valide alternative pur non essendo provvisti del talento del loro compagno di reparto.

Mediani d’apertura

Carlo Canna e Tommaso Allan dovrebbero alternarsi nel corso della partita, con il n.10 delle Zebre che appare tuttavia leggermente avvantaggiato per cominciare dall’inizio così come avvenuto contro il Galles. Al loro cospetto potrebbero trovare la leggenda del rugby irlandese Jonathan Sexton, non impiegato a causa di un infortunio nel match dinnanzi alla Scozia e ancora oggi in dubbio per la sfida di sabato all’Olimpico. E’ evidente che la sua presenza sposterebbe e non di poco l’ago della bilancia, ma Paddy Jackson e Ian Keatley rappresentano comunque avversari da prendere con le molle considerata la giovane età dei nostri due alfieri.

Centri

Toccherà verosimilmente a Tommaso Benvenuti e Michele Campagnaro il compito di arginare i due campionissimi avversari, con Luke Mclean che potrebbe essere dirottato per esigenze funzionali a quel ruolo di estremo già testato nel proprio club di appartenenza. Robbie Henshaw e Luke Marshall dispongono di ottime capacità in fase di placcaggio, dove gli azzurri hanno tuttavia fatto intravedere notevoli miglioramenti rispetto al passato nel corso dell’incontro al cospetto dei Dragoni.

Ali

Giulio Bisegni, Giovanbattista Venditti ed Angelo Esposito si contendono le due maglie da titolari, auspicando che questo reparto sappia fornire la giusta solidità di fronte a uomini assai temibili come Keith Earls e Garry Ringrose, senza dimenticare l’apporto che sono in grado di fornire a partita in corso Andrew Trimble, avversario davvero ostico se in giornata favorevole, e Simon Zebo, autore di costanti progressi durante le ultime stagioni.

Estremi

Già detto di Luke Mclean, riportato come centro ma che può essere anche dirottato ad esterno, l’unico convocato nel ruolo è Edoardo Padovani che molto probabilmente ricoprirà il posto da titolare, pur non avendo brillato particolarmente nel debutto della scorsa settimana. Rob Kearney dovrebbe essere coadiuvato da Tiernan O’Halloran, il quale sta approfittando dell’esperienza del più celebre compagno per acquisire la giusta spinta in vista delle prossime edizioni del Torneo.

simone.brugnoli@oasport.it

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