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Ginnastica, NCAA 2017 spettacolare: Kyla Ross, Madison Kocian, Nichols, Skinner, Ohashi! Da Mondiali e Olimpiadi agli Universitari americani

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Quella che inizierà nel weekend sarà la stagione di NCAA più spettacolare di sempre per la ginnastica artistica. Il campionato universitario americano non è mai stato così competitivo come quest’anno, ricco di nomi di altissimo livello che hanno calcato i più grandi palcoscenici internazionali nel circuito “professionistico”. Ragazze che nel recentissimo passato hanno partecipato a Olimpiadi e Mondiali e che ora ripartono dall’essenza dello sport a stelle e strisce. Non si è mai visto un campo partenti di così grande appeal, degno di una rassegna iridata e che renderà questo campionato seguito anche al di fuori degli USA.

 

KYLA ROSS – Un’icona della ginnastica americana. Fierce Five a Londra 2012, la 20enne è poi riuscita a conquistare ben tre argenti individuali ai Mondiali 2013 (all-around, parallele, trave) e due medaglie ai Mondiali 2014 (oro con la squadra e bronzo nel concorso generale). Ha lasciato l’attività nel 2016, quando ha dichiarato di non essere più in grado di competere per un posto alle Olimpiadi di Rio (il suo livello stava calando e la concorrenza interna era mostruosa). La vedremo con il body della UCLA che ha allestito un autentico squadrone per vincere la competizione.

 

MADISON KOCIAN – Campionessa del Mondo 2015 alle parallele, argento sugli staggi alle Olimpiadi di Rio 2016 dove ha conquistato l’oro con la squadra e ora al via della NCAA, accanto all’esperta Kyla Ross per trascinare UCLA verso il titolo. Questo il profilo della 19enne, naturalmente attesissima sul suo attrezzo e pronta a delle super prestazioni.

MAGGIE NICHOLS – Bronzo al corpo libero ai Mondiali 2015, la 19enne gareggerà per Oklahoma con delle velleità di buon piazzamento finale. La sua eleganza al quadrato è sempre stata particolarmente apprezzata, qualche problemino nel corso della stagione non le ha impedito di essere al top della forma per conquistare la convocazione alle Olimpiadi.

MYKAYLA SKINNER – Una delle ginnaste più talentuose in circolazione, quantomeno sotto il profilo del potenziale tecnico. Tra volteggio (bronzo ai Mondiali 2014) e corpo libero ha sempre portato in gara delle difficoltà altissime anche se spesso l’esecuzione non era delle migliori. Una cosa è certa: la 20enne con la divisa di Utah ci farà divertire parecchio.

 

KATELYN OHASHI – Probabilmente in pochi la ricorderanno ma nel circuito è famosa per un semplice motivo: negli ultimi quattro anni è stata l’unica capace di battere Simone Biles in un concorso generale. Accadde alla American Cup 2013, prima gara da senior per quella che sarebbe poi diventata la dominatrice indiscussa della specialità. Quel giorno la futura Campionessa del Mondo (per tre volte consecutive, record) e Campionessa Olimpica (4 ori a Rio 2016) si dovette arrendere alla connazionale. Un brutto infortunio l’avrebbe poi esclusa dal circuito che conta e ora ripartirà dalla NCAA con il body della UCLA insieme a Kyla Ross e Madison Kocian. Attenzione alla sua trave.

 

RUBY HARROLD – Dopo aver partecipato alle Olimpiadi di Rio 2016 la britannica ha annunciato il proprio ritiro dalla ginnastica internazionale. Ha vinto il bronzo con la squadra ai Mondiali 2015 e l’argento nel team event agli Europei 2014 e 2016. È stata finalista iridata alle parallele, suo attrezzo preferito. Una carriera di tutto rispetto per la 20enne che ora proverà ad emergere alla LSU. Per lei si tratta anche di un’esperienza personale fuori dal proprio Paese, il motivo principale che l’ha portata a gareggiare in NCAA.

Da annotare anche i nomi di Elizabeth Price (Stanford, 20enne statunitense con 4 vittorie nella Coppa del Mondo all-around) e di Toni-Ann Williams (California, 21enne giamaicana che ha partecipato alle Olimpiadi 2016, prima volta storica per il suo Paese nell’artistica).

 

Ricordiamo che in NCAA si gareggia ancora con il meccanismo del 10 perfetto. Non esiste il D Score, non vengono riconosciute difficoltà, si premia in particolar modo l’esecuzione. Il livello tecnico è oggettivamente più basso di quello dell’artistica che siamo abituati a vedere, i palazzetti sono però letteralmente pieni ogni weekend (e parliamo di 4-5mila spettatori come minimo).

Cosa importante: si gareggia ogni settimana in testa a testa (quindi una squadra riceve la visita di un’altra Università a casa propria) oppure in match multipli (tre/quattro formazioni in campo neutro o in un palazzetto di proprietà di una delle sfidanti). Al termine della fase eliminatoria le migliori 12 accedono alla fase nazionali.

 

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