Biathlon: oltre i big mancano i ricambi. Su chi può puntare l’Italia?

La nazionale italiana di biathlon, in questo momento, brilla della luce delle sue punte. Dorothea Wierer in campo femminile seguita da Lisa Vittozzi, Federica Sanfilippo e Alexia Runggaldier, e Lukas Hofer e Dominik Windisch tra gli uomini stanno ottenendo buoni risultati e si sono confermati, anche in questa prima parte di stagione, competitivi in Coppa del Mondo.

Alle loro spalle, però, è difficile trovare nomi che nel prossimo futuro possano subentrare e cogliere gli stessi risultati. In questo momento tanti italiani sono impegnati in Ibu Cup, ma i risultati latitano. Tra gli uomini, fino ad ora, il migliore è stato Pietro Dutto, atleta che sta cercando di ritrovarsi ma che fatica a cogliere gli stessi risultati di qualche stagione fa, mentre i vari Thierry Chenal, Maikol Demetz e Rudy Zini, che non è giovanissimo, riescono ad entrare in zona punti anche se sono privi di continuità di rendimento. Gli stessi Thomas Bormolini e Giuseppe Montello, stabilmente nel massimo circuito Ibu, faticano e non poco a conquistare un piazzamento tra i migliori 40.

Situazione diversa tra le donne: di fatto, al momento nessuna sta gareggiando in Ibu Cup (dove gli unici risultati sono stati colti da Runggaldier e Gontier, poi passate in Coppa del Mondo) ma le giovani si stanno misurando nella Ibu Junior Cup. Ginevra Rocchia è al 21esimo posto in classifica generale, mentre le sue compagne sono tutte più indietro: è difficile valutarle ora, quando ancora il fisico deve svilupparsi in maniera completa. La speranza è che un paio di queste ragazze riescano a raggiungere un livello adatto alla Coppa del Mondo, obiettivo dell’intero movimento italiano. 

Twitter: @Santo_Gianluca

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gianluca.santo@oasport.it

Foto: FISI (Serge Schwan)