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Sci alpino, discesa Val d’Isère 2016: doppietta Jansrud, grande Svindal, conferma Fill. Le pagelle

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PAGELLE DISCESA VAL D’ISÈRE 2016

Kjetil Jansrud (NOR) 10
Un dieci che riassume in un’unica valutazione la splendida due giorni dello sciatore norvegese, vero dominatore della Oreiller-Killy. Duecento punti che lo pongono immediatamente alla pari con Marcel Hirscher nella corsa alla sfera di cristallo, alla quale sarà uno dei pretendenti anche quest’anno. Miglior inizio non poteva esserci per lui, in questo primo fine settimana di prove veloci.

Peter Fill (ITA) 9
Dopo la vittoria della Coppa del Mondo della disciplina nella passata stagione, l’azzurro ha confermato di essere tra i migliori interpreti della discesa libera. Fill ha raggiunto oramai una maturità che gli consente di unire la scorrevolezza nei tratti più facili alla tecnica nelle curve più strette, caratteristiche che fanno di lui uno sciatore completo per questo tipo di gare.

Aksel Lund Svindal (NOR) 9
Due podi al rientro dopo il grave infortunio dello scorso gennaio: forse neppure lo stesso Svindal sperava di riuscire in questa impresa, laddove alcuni medici gli avevano addirittura consigliato di chiudere la propria carriera. Il plurititolato norvegese ha però ancora sete di successi, e lo ha dimostrato ottenendo subito un secondo ed un terzo posto nonostante le condizioni fisiche non ancora perfette.

Bostjan Kline (SLO) 8
Due volte sul podio nella passata stagione, questo emergente sloveno si sta dimostrando sempre più concreto in entrambe le discipline veloci. Anche in questo fine settimana ha fatto vedere ottime cose sia in supergigante che in discesa, e siamo sicuri che lo rivedremo al top anche in Val Gardena.

Adrien Théaux (FRA) 7.5
Il leader della velocità francese sperava di ottenere un podio davanti al suo pubblico, ma ha comunque chiuso ad un dignitoso quinto posto su una pista che non risponde alle sue caratteristiche. Partito con l’uno, ha comunque fatto segnare la miglior prestazione di questa due giorni per la squadra di casa.

Erik Guay (CAN) 6.5
Un buon sesto posto per lo sciatore canadese, che però veniva considerato come uno dei favoriti per la vittoria dopo il primo posto nelle prove cronometrate.

Dominik Paris (ITA) 6.5
Alla luce del podio del supergigante, ci si poteva aspettare qualcosa di meglio dal ventisettenne azzurro. Su un profilo che sulla carta doveva favorire le sue doti di scorrevolezza e la sua potenza fisica, Paris ha pagato troppo in quelle stesse curve che lo avevano visto splendido interprete ventiquattr’ore prima.

Valentin Giraud-Moine (FRA) 7
Sorprendentemente sul podio lo scorso anno a Kvitjell, questo giovane discesista francese sta continuando la sua ascesa, acquisendo una certa regolarità nei piazzamenti. Considerando anche il pettorale abbastanza elevato, il ventidue, questo decimo posto rappresenta una nuova tappa nella sua parabola ascendente.

Christof Innerhofer (ITA) 6
Un sedicesimo posto che va interpretato come una prestazione sufficiente, visto che la pista Oreiller-Killy esalta proprio le caratteristiche di scorrevolezza che mancano all’azzurro. Sicuramente Innerhofer avrebbe preferito gareggiare a Beaver Creek.

Emanuele Buzzi (ITA) 7
Il giovane sciatore di San Candido ha chiuso al ventiduesimo posto, migliorando così il proprio miglior risultato in carriera, quel venticinquesimo che lo aveva lanciato in Coppa del Mondo sulla pista delle prossime Olimpiadi. Per lui si tratta della quarta volta nei trenta.

giulio.chinappi@oasport.it

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Immagine: Kjetil Jansrud (Facebook)

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