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Rugby, una brutta Italia viene beffata da Tonga all’80’. Brusco risveglio per gli azzurri

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Pomeriggio amaro per l’Italrugby allo stadio Euganeo di Padova, dove gli azzurri sospinti dal numerosissimo pubblico presente hanno pagato dazio contro Tonga per 19-17, uno score beffardo che esemplifica perfettamente l’andamento di un match in cui la Nazionale ha mostrato buoni automatismi senza tuttavia avere la necessaria concretezza nelle esecuzioni, tanto che il calcio all’ultimo minuto realizzato da Takalua provoca un brusco risveglio in un gruppo che pensava forse troppo presto di aver raggiunto la giusta maturità.

Al 2′ Tonga ottiene subito un calcio di punizione con Takulua che non centra i pali da posizione centrale, anche se l’offensiva delle Ikale Tahi continua inesorabile costringendo gli azzurri a dover sbrogliare una situazione problematica originata da una touche sulla linea dei 5 metri. Quando il cronometro segna il 12′, calcio a favore degli italiani che optano per la touche sui 5 metri avversari e vanno in meta con Cittadini, mentre Canna non fallisce dalla piazzola portando il vantaggio sul 7-0 per la gioia del pubblico sugli spalti. Gli uomini allenati da Conor O’Shea sfruttano l’abbrivio acquisito e vanno vicinissimi ad un’altra marcatura, anche se il TMO non assegna la meta a Van Schalkwyk per in avanti al termine di un’azione davvero spettacolare. Superata la metà del primo tempo, il cartellino giallo inflitto a Mapapalangi per placcaggio pericoloso obbliga Tonga con un uomo in meno per i successivi 10 minuti, durante i quali la nostra Nazionale non solo non riesce ad approfittare della superiorità numerica ma subisce i primi tre punti degli ospiti grazie al calcio del numero 9 Takulua. Nonostante una buona strategia di gioco, gli azzurri risultano spesso imprecisi in fase di impostazione, pecca che consente agli avversari di concludere la frazione in attacco e in svantaggio soltanto 7-3.

In avvio di ripresa subito due cambi per gli azzurri con Ferrari e Quaglio che rilevano Cittadini e Minto, preludio ad un calcio fischiato in favore di Tonga e realizzato da Takulua che si dimostra preciso dalla piazzola. Il rendimento dei beniamini del pubblico cala progressivamente con l’avanzare della partita, tanto che al 52′ le Ikale Tahi griffano la meta firmata dal capitano, il numero 13 Piutau, e trasformata da un Takulua quasi impeccabile. Nemmeno il tempo di gioire per gli ospiti che giunge inesorabile la reazione dell’Italia, propiziata da una splendida offensiva corale mediante la quale Tommaso Allan (subentrato a Canna) arriva a schiacciare l’ovale indisturbato e riporta i suoi sul 14-13. L’abbrivio preso dai ragazzi di O’Shea produce sprazzi di grande rugby, come testimoniato da una pregevole azione che conduce alla meta di Bisegni, anche se l’arbitro annulla la marcatura dopo aver consultato il TMO strozzando in gola l’urlo dell’Euganeo. L’ultimo quarto d’ora e a dir poco da batticuore, ma al 71′ una distrazione della nostra Nazionale permette a Tonga di portarsi in attacco a pochi metri dalla linea di meta ottenendo un calcio a favore. Allan viene punito con cartellino giallo e Takulua da posizione centrale mette a segno il calcio piazzato che riporta gli ospiti avanti 16-14 in prossimità dello sprint conclusivo. Un banale errore tongano su ricezione dell’ovale regala agli azzurri una touche dentro l’area dei 22 avversari, e dal calcio a favore che ne scaturisce Padovani fissa lo score sul 17-16. La beffa però è dietro l’angolo e giunge proprio all’ultimo minuto, quando le Ikale Tahi si procurano una punizione messa a segno da Takalua che archivia un incontro davvero beffardo.

simone.brugnoli@oasport.it

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Foto: Twitter FIR

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