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Motomondiale, Nicolò Bulega: “Soddisfatto per questa mia prima stagione. Nel 2017 partirò alla pari con i piloti più forti…”

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ESCLUSIVA OA SPORT – All’alba del Mondiale Moto3 2016 abbiamo intervistato con enorme piacere il bravo e simpatico Nicolò Bulega (clicca qui per leggere l’intervista), esordiente assoluto nel Circus delle due ruote veloci che dal basso dei suoi 16 anni si presentava ai nostri lettori con umiltà, emozione e riconoscenza nei confronti di chi (un tale Valentino Rossi…) gli aveva dato l’opportunità di iniziare a costruire il sogno di una vita: scalare le gerarchie del Motomondiale, partendo dalla categoria minore. Bene, il Campionato 2016 è appena andato in archivio e Nicolò l’ha chiuso al settimo posto generale (129 punti), terzo miglior rookie della categoria, con la soddisfazione di essere salito due volte sul podio. Lo abbiamo nuovamente raggiunto per fargli stilare una sorta di bilancio sportivo-emozionale della sua prima esperienza iridata, non disdegnando uno sguardo lungimirante su quello che potrebbe essere il futuro di Nicolò Jarod Bulega nel favoloso universo del Motomondiale. Buona lettura!

Ciao Nicolò, a marzo ti abbiamo chiesto di raccontarci le sensazioni all’indomani del primo GP della tua carriera tra i “grandi”. Dopo otto mesi e diciotto gare, qual è il tuo personalissimo bilancio “emozionale” complessivo?

“E’ stata una prima stagione da rookie piena di emozioni: su tutte, la pole e il podio di Jerez. Anche le prime file di Assen e Phillip Island, due piste storiche del Mondiale, sono un ricordo speciale. Senza dimenticare il podio di Motegi proprio nel giorno del mio 17esimo compleanno”.

Dal punto di vista strettamente agonistico, invece, quali voto e giudizio dai al tuo Campionato?

“Non tocca a me dare dei voti, ma sono nel complesso soddisfatto di questo esordio. Sono riuscito ad essere costante e a centrare in diverse occasioni la Top5. Peccato per la sfortuna nelle ultime gare: l’infortunio alla spalla in Malesia mi ha impedito di giocarmi fino in fondo il titolo di ‘Rookie of the Year’…”.

A parte Jerez e Motegi, dove sono arrivati i tuoi due podi stagionali, dove altro pensi si sia visto il miglior Nicolò Bulega del 2016, nell’arco di tutto il weekend in pista?

“A Phillip Island sono stato davvero competitivo fin dalle prime battute. La pista è incredibile e sono riuscito a spingere al massimo già dalle libere. Per la gara ero davvero carico, ma nella bagarre dei primi giri, un contatto mi ha messo fuori gioco…”.

Dove, invece, hai “rosicato” di più? E perché?

“Non ho rosicato, ma sicuramente l’epilogo della gara in Australia mi ha lasciato l’amaro in bocca… Ero davvero competitivo, ma la gara è finita ancora prima di iniziare!”.

Se puoi svelarcelo, quali sono stati gli insegnamenti più importanti che hai potuto cogliere in autonomia, quindi con la sola esperienza in pista e senza “consigli” altrui, da questo primo anno nel Motomondiale?

“In generale, ho imparato a lasciarmi alle spalle tutte le cose negative e a concentrarmi sulle cose realmente importanti, tralasciando il resto”.

Un aggettivo per Brad Binder, autentico cannibale della Moto3 quest’anno.

“Costante. E’ riuscito ad essere veloce in tutte le condizioni”.

Sei stato riconfermato nello Sky Racing Team VR46 anche per il 2017, hai imparato a conoscere tutte le piste del Campionato ed anche gli errori commessi ti sono serviti per crescere più in fretta. Azzarderemmo troppo nell’affermare che Nicolò Bulega sarà l’anno prossimo tra i candidati al titolo Moto3?

“E’ presto per dirlo. Grazie allo Sky Racing Team VR46 ho fatto molta esperienza, ho imparato a conoscere tutte le piste del Campionato e nel 2017 partirò alla pari con i piloti più forti. Voglio sicuramente fare bene, ma dovremmo aspettare i primi test per sbilanciarci di più”.

A proposito di categorie maggiori, chi vedi bene in Moto2 prossimo? Anche l’Italia ha delle cartucce importanti da sparare…

“Il nostro team esordirà in Moto2 e Pecco è stato molto veloce in questi primi test a Jerez e Valencia. Sicuramente tra i compagni di Academy, Morbidelli, Baldassarri e gli altri ragazzi potranno fare bene in Moto2”.

Salutiamoci con un piccolo cenno al meritatissimo relax che ti aspetta… Come pensi di “staccare” dopo lo stress degli ultimi otto mesi?

“L’obiettivo primario è recuperare dall’infortunio alla spalla, poi un po’ di relax per le festività natalizie e subito al lavoro per costruire un gran 2017!”.

giuseppe.urbano@oasport.it

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