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Tennis, quali prospettive per il dopo Pennetta e Schiavone? Con Tathiana Garbin largo alle giovani

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Con l’avvento di Tathiana Garbin sulla panchina azzurra di Federation Cup è iniziato ufficialmente il rinnovo del tennis italiano al femminile. Forse è il momento migliore perchè sta per finire l’epoca d’oro firmata Francesca Schiavone (36anni), Flavia Pennetta, Sara Errani (29), Roberta Vinci (33) e Corrado Barazzutti. Se la pugliese, ritiratasi al termine dei favolosi US Open 2015, ha deciso di smettere con il tennis giocato, le altre tre pedine dello scacchiere azzurro sembrano oramai svuotate. Schiavone incanta ancora il circuito WTA con le sue giocate e la sua grinta, ma questi elementi non bastano ad ottenere risultati di prestigio dinanzi alle giovani che avanzano e martellano a suon di top spin. Errani e Vinci, raggiunti risultati straordinari, nel 2016 hanno raccolto davvero poco, nonostante alcuni picchi invidiabili. L’emiliana ha inoltre scelto di interrompere il rapporto storico con il coach Pablo Lozano, segno della voglia di continuare a combattere in giro per il mondo. Gli innumerevoli infortuni di Karin Knapp (29) ci hanno inoltre privato di una possibile outsider di lusso.

Risulta ovvio che l’Italia ha bisogno di un repentino ricambio generazionale, non per mancanza di rispetto verso coloro che hanno trionfato in Slam, raggiunto finali Major, e vinto 4 Fed Cup in 7 anni, ma per necessità. Il tennis femminile sta vivendo una fase di transizione, ed in questo periodo potrebbero nascere le stelle del futuro.

Per Tathiana Garbin il compito non sarà certamente facile, ma la veneta è abituata a lavorare con le atlete giovani, ed ora proverà a proiettare queste ragazze verso orizzonti nuovi. L’Italia è piombata nella serie B della Fed Cup dopo 18 anni gloriosi, e dovrà cercare immediatamente di risalire. Il nuovo capitano tenterà in primis di ricucire lo strappo tra Federazione e Camila Giorgi, sperando poi nel recupero e nel consolidamento del debordante tennis della 24enne di Macerata. Tathiana dovrà inoltre provare le varie Martina Trevisan (22), Jasmine Paolini (20), Jessica Pieri (19), Camilla Rosatello (21), e Cristiana Ferrando (21). Se alcune di queste giocatrici, classificate ad oggi tra la posizione numero 200 e la 400 del ranking WTA, si sono già fatte notare con sporadiche apparizioni nel circuito maggiore, altre sono ancora impelagate nei duri e snervanti match del polveroso circuito ITF. C’è bisogno del cosiddetto salto di qualità, in quanto in alcune di loro i numeri sono davvero evidenti.

Per far sbocciare almeno uno di questi prospetti è necessaria una giusta e produttiva collaborazione tra coach, Federazione e capitano di Fed Cup, magari con l’aiuto di una “chioccia” individuabile in Francesca Schiavone. I fan del tennis italiano hanno ormai il palato fine, c’è necessità di una nuova top ten!

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ciro.salvini@oasport.it

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