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Rugby, Pro12: Zebre e Benetton disastrose nella quinta giornata

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E’ andata in archivio la quinta giornata del Guinness Pro12 di rugby, e ancora una volta il bilancio per le squadre italiane impegnate nella manifestazione risulta a dir poco negativo. Non si può negare quanto sia scoraggiante, inoltre, il fatto che Zebre e Benetton ripetano spesso gli stessi errori ogni settimana, a testimonianza di un movimento azzurro che stenta a decollare come perfettamente esemplificato da una classifica inquietante.

Era sinceramente improbabile che i bianconeri avessero centrato il primo sigillo stagionale al Thomond Park di Limerick, vista la caratura di un Munster ben più solido e intenzionato a recitare un ruolo da protagonista in questa edizione del Pro12. Altrettanto lecito era però aspettarsi ben altra prestazione dalle Zebre, travolte da un 49-5 senza appello, che la dice lunga anche sull’attitudine mentale con cui sono scesi in campo i giocatori ospiti. La squadra irlandese è stata capace di segnare la bellezza di sette mete subendone soltanto una, arrivata per altro in pieno garbage time e firmata da Daniele Di Giulio, tra i pochissimi a salvarsi nelle fila bianconere. Non si può nemmeno parlare di deficit fisico delle nostre compagini rispetto a quelle avversarie, dal momento che la prima marcatura di Munster è arrivata dopo appena due minuti ed ha subito indirizzato la partita in un verso ben preciso oltre che difficilmente invertibile. Le Zebre rimangono dunque, come prevedibile, all’ultimo posto della classifica complice un bilancio complessivo di zero vittorie e quattro sconfitte, a cui si aggiunge anche la palma di peggior difesa e attacco del campionato in virtù dei 142 punti incassati e dei soli 37 realizzati.

Pesante sconfitta anche per la Benetton, brava invece a centrare la prima gioia stagionale nel turno precedente contro Newport, ma incapace questa volta davanti al pubblico di casa dello stadio Monigi di opporre una resistenza consistente agli Scarlets, impostisi grazie ad un netto 22-6 finale. A destare particolare preoccupazione è soprattutto il computo di tre mete a zero che evidenzia le già note difficoltà in fase offensiva dei biancoverdi. La franchigia gallese non sembrava alla vigilia un ostacolo insormontabile per Treviso, considerato anche il settimo posto in classifica ed una difesa non impenetrabile, tuttavia è stata evidente sin da subito la scarsa vena dei padroni di casa nell’impostare la manovra e imbastire azioni degne di nota. Ad esemplificare quanto detto, sono da registrare anche i fischi che il pubblico del Monigo ha riservato ai propri giocatori per uno spettacolo davvero deludente e non rispettoso delle persone paganti. Non che la gente assiepata fosse moltissima, in realtà, ma questa è soltanto l’ulteriore beffa per un movimento italiano incapace nel complesso di invertire la rotta. Non ce la si prenda poi con i risultati della Nazionale, perchè le disfatte cominciano dalle squadre di club.

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Foto: Profilo Twitter Zebre Rugby

 

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