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Karate, Campionati Mondiali 2016. Le speranze di medaglia per l’Italia a Linz. “Sogni d’oro” per Busà e Cardin, da podio le squadre del KATA

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Manca davvero poco all’inizio dei Campionati Mondiali di karate, in programma a Linz tra il 25 e il 30 ottobre, e intanto gli atleti azzurri sono già partiti alla volta dell’Austria dopo aver completato l’ultimo raduno nel centro olimpico “Matteo Pellicone” di Ostia, sotto la guida del preparatore fisico Vincenzo Figuccio e degli allenatori federali Claudio Guazzaroni, Salvatore Loria, Roberta Sodero e Luca Valdesi. Il dt Pierluigi Aschieri ha deciso per l’occasione di non trascurare nessuna delle categorie in programma, al fine di valutare la competitività di una squadra che si appresta ad affrontare un quadriennio davvero entusiasmante, che culminerà con la partecipazione alla rassegna a cinque cerchi di Tokyo nel 2020.

L’Italia si presenta con forti ambizioni da medaglia in diverse categorie e le chances di tornare a casa con un bottino importante appaiono davvero concrete. La punta di diamante è Luigi Busà, il cui palmares parla da sé sin dai primi anni della sua attività da professionista. Campione mondiale nella categoria 80kg a soli 19 anni, Busà si è poi specializzato nei 75 kg, collezionando due ori e due argenti mondiali e tre ori europei, e parte con i favori del pronostico anche in questa rassegna, sebbene la concorrenza nella sua categoria sia particolarmente agguerrita. Un altro perno importante della compagine azzurra è Sara Cardin, campionessa in carica sia a livello europeo che mondiale e protagonista annunciata nei 55 kg. Luca Maresca (60 kg) e Nello Maestri (84 kg), entrambi d’oro agli Europei di Istanbul del 2015, se troveranno la giornata giusta potranno togliersi soddisfazioni importanti anche in terra austriaca, ma non è da sottovalutare neppure Gianluca De Vivo, argento nei 67 kg a Montpellier e nei Campionati del Mediterraneo dello scorso mese.

I due team del KATA, infine, possono ambire senza dubbio alcuno ad una medaglia sia nella gara a squadre che nella prova individuale. Tra gli uomini, in tal senso, spiccano i nomi di Mattia Busato e Alessandro Iodice, mentre tra le donne la migliore interprete della categoria è Viviana Bottaro. Le carte da giocare per l’Italia, pertanto, sono molteplici e il banco di prova di Linz sarà ancor più probante in ragione dell’approssimarsi di un esordio olimpico che fa gola a tutti i principali interpreti della disciplina, inclusi gli azzurri, smaniosi di dimostrare la propria competitività su palcoscenici sempre più prestigiosi.

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