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Skateboard: Alex Sorgente, un fenomeno a metà tra Italia e Stati Uniti

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Alex Sorgente è nato il 26 novembre 1997. Ha la passione delle moto da cross e, soprattutto, è uno skater professionista. Che si divide tra gli Stati Uniti d’America (dove vive) e l’Italia, di cui ha chiare origini e dove torna il prima possibile per trovare i parenti. Del resto fu sua nonna Grazia, di Bologna, a regalargli la prima tavola a 6 anni.

A Tokyo 2020 lo skateboard farà il suo esordio tra le discipline olimpiche: le specialità scelte sono lo street e il park. Il secondo è molto simile all’halfpipe, con tante strutture paraboliche, mentre nel primo lo spazio d’azione si riempie di ringhiere, scale, tavoli e tanto altro ancora per permettere di eseguire i trick. Verso il Giappone l’Italia non vuole farsi trovare impreparata: può lottare per una medaglia? Ivan Federico, nato nel 1999 a Caluso (Piemonte), sembra rappresentare una carta interessante: a fine agosto è arrivato terzo nella finale della Vans Park Series disputata a Malmoe, in Svezia.

Eppure si può osare addirittura qualcosa di più. Vero è che lo skateboard è uno sport giovane e per giovani, che in un lungo quadriennio può veder cambiare tutte le proprie gerarchie. Vero è anche che, con l’avvicinarsi di Tokyo 2020, il mondo del professionismo finora gestito prevalentemente dalla Red Bull (con evidenti contorni di show) potrebbe farsi sempre più appetitoso aumentandone la competitività. Ma l’ipotesi che Alex Sorgente – campione nella gara in cui Federico si è classificato bronzo – gareggi per i colori azzurri ricoprendo dunque il ruolo di potenziale favorito non è affatto remota. La Federazione ci lavora.

Se mi dovessero invitare ci andrei sicuramente, sono pur sempre le Olimpiadi“, ha dichiarato il 9 di agosto lo yankee in un’intervista al sito delle Vans Park Series. Ha vinto 23 campionati, più di 50 contest e ha ottenuto due Guinness World Record. E’ nato dall’altra parte dell’Oceano e vive a Lake Worth, Florida. “Fin da piccolo viaggiavo spesso tra i due continenti. In Italia ho vissuto per 2 anni, dal 1998 al 2000, e ho trascorso tutte le estati seguendo i miei genitori che erano impegnati nelle gare di moto d’acqua. Dato che mio padre è italiano e mia madre invece è americana, posso dire che mi sento italoamericano, o meglio 50/50, proprio come un trick di skate“, raccontava a Il Giornalino Online. La componente tecnica, a proposito. Acrobazia preferita il “Christ Air Finger Flip”, l’Elbo skatepark di Bologna il posto del cuore: “Ci sono linee e wall da favola“. Rimane un dubbio, verso Tokyo: meglio gli hamburger o i tortellini?

 

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Facebook Alex Sorgente/RedBull

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