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Volley femminile, Olimpiadi Rio 2016 – Italia, una batosta arancione: l’Olanda ci asfalta 3-0. Terza sconfitta, eliminazione a un passo

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Proprio non ci siamo. L’Italia è inesistente alle Olimpiadi 2016, perde la terza partita consecutiva per 3-0 e sostanzialmente è eliminata dai Giochi: l’ufficialità matematica potrebbe arrivare già stasera se la Serbia non batterà gli USA con punteggio pieno. L’addio a Rio de Janeiro, però, è purtroppo solo una questione di tempo e la qualificazione ai quarti di finale è solo un miraggio.

Le batoste maturate contro Serbia, Cina e Olanda hanno bocciato il nostro sestetto, respinto dall’alto livello tecnico della rassegna a cinque cerchi. Le azzurre non sono sembrate all’altezza di questo palcoscenico, agguantato con tanta sofferenza durante i tornei di qualificazione.

 

La nostra Nazionale di volley femminile viene spazzata via dall’Olanda con un sonoro 3-0 (25-21; 25-20; 25-20), non riuscendo mai a giocare alla pari e a imbastire in una reazione in una partita scivolata via in settanta minuti di dominio oranje.

Le ragazze di coach Guidetti, pur prive dell’infortunata Grotheus, non fanno nulla di trascendentale, commettono anche diversi errori al servizio e sono lontane parenti dello squadrone che ha battuto la Cina e che ha trascinato gli USA Campioni del Mondo al tie-break. Alle vicecampionesse d’Europa, però, è bastato fare davvero poco per avere la meglio di un’Italia per lunghi tratti assente dal campo.

Le azzurre hanno faticato soprattutto in ricezione, non riuscendo a impostare un gioco offensivo di qualità. Siamo rimaste aggrappate nel punteggio solo grazie agli errori avversari e a qualche fiammata sporadica delle nostre individualità. Appena ci avvicinavamo nel punteggio (siamo stati in vantaggio solo in due occasioni a metà del secondo e a metà del terzo set quando abbiamo ottenuto il primo break) venivamo risbattuti indietro dall’onda d’urto dell’Olanda.

 

Marco Bonitta ha scelto ancora di affidarsi ad Alessia Orro in cabina di regia dopo le opache prestazioni delle ultime due uscite. Solo successivamente ha pensato di buttare nella mischia la veterana Leo Lo Bianco, ma la musica non è cambiata. Decisione inspiegabile considerando che ha chiamato di fretta e furia la palleggiatrice più esperta, salvo impiegarla così poco nel torneo. Come lascia perplessi il fatto che Alessia Gennari, preferita a Valentina Diouf, non abbia ancora calcato il campo…

Paola Egonu opposta, unica a crederci a tratti come accaduto l’altro ieri contro la Cina (12 punti). La capitana Del Core ha faticato in ricezione, 3 muri di Chirichella accanto a Guiggi al centro. Sylla ha iniziato titolare, deludendo e venendo sostituita da Serena Ortolani a metà partita. Determinanti le solite Buijs (18 punti) e Sloetjes (14) che con i loro attacchi hanno indirizzato la contesa.

 

stefano.villa@oasport.it

(foto FIVB)

8 Commenti

1 Commento

  1. Luca46

    12 Agosto 2016 at 00:21

    Molto spesso si critica perchè non si inseriscono i giovani. La linea sta volta è stata senza dubbio quella di puntare su delle giovani di talento. Purtroppo queste giovani non hanno avuto un rapido miglioramento. Si vedono sprazzi di talento ma questo non basta. Di questa nazionale l’unica certezza a me sembra la De Gennaro. Per il resto vedo molte giocatrici incomplete. Chi fa muro ma non riesce a “defibrillare” i palloni come dice il buon Lucchetta, chi ha braccio ma non sa difendere. Sicuramente ci sono delle gestioni e degli affari interni che aggravano la situazione tuttavia a me sembra che comunque la vogliamo girare siamo meno brave delle altre. Una squadra esperta non dava probabilmente garanzie, perso per perso secondo me si è tentato l’azzardo della linea verde che però non ha pagato. Paghera in futuro? Mah, intanto bisogna uscire da queste sabbie mobili dove siamo finiti. E’ un mortorio, è tutto nero. Serve una sterzata. Serve qualcuno che possa dare un po’ di brio. Non so chi sia questo qualcuno.

    • ale sandro

      12 Agosto 2016 at 07:43

      I giovani vanno messi, sono il primo a dirlo, ma quando servono veramente e vanno provati con criterio, non cambiando in continuazione e a pera. Che senso ha tutto questo se devi preparare un biennio olimpico ,con una squadra che aveva già delle giovani un po’ più mature su cui puntare, e un gruppo che ha reso meglio di qualsiasi altra Italia nel quadriennio.
      In qualsiasi altro sport, se un c.t. avesse fatto la stessa cosa l’avrebbero mandato tutti quanti a farsi benedire. Non è questione di promuovere i giovani obbligatoriamente ,quando ci sono atlete tra i 20-26 anni completamente dimenticate, e si passa subito alle neanche diciottenni. E per forza che sono meno brave delle altre!
      Il gruppo del mondiale aveva il diritto di giocarsi Rio nella maniera migliore, giusto con un paio di inserimenti rispetto al gruppo di un torneo iridato , dove per quanto i detrattori a prescindere dimentichino , l’italia fino all’ultimo si è giocata il podio con tre corazzate come Cina, Usa (battute entrambe in turni precedenti ) e Brasile nella finalina persa solo al tie-break. E soprattutto battendo nettamente le altre europee. Non esiste improvvisare un olimpiade con le giovani, perchè le esperte potrebbero non dare garanzie. E che garanzie hanno dato le ragazzine.
      Una volta finita Rio potevano benissimo puntare su di loro, chi lo vietava, facendo così ,come giustamente ricorda Nany, si sono bruciate delle generazioni di giocatrici, anche perchè nessuno dice che si dovevano mettere trentenni e basta, anzi.

      • Luca46

        12 Agosto 2016 at 12:17

        Su questo hai perfettamente ragione.
        Chi al posto di Bonitta?

        • ale sandro

          12 Agosto 2016 at 12:31

          Bella domanda Luca.
          Sai non sono molto per le minestre riscaldate, anche se sono ammiratore di Barbolini.
          Mi piacerebbe vedere uno degli allenatori italiani che è riuscito a ottenere dei successivi coi club stranieri. Non ricordo la durata del contratto di Guidetti con l’Olanda, ma ecco uno che mi piacerebbe vedere. E l’altro sarebbe Caprara.
          Ho una sensazione invece che Magri scelga di affidare a Mencarelli, spero stavolta senza silurarlo dopo un solo anno.

          • Nany74

            12 Agosto 2016 at 18:50

            Mi inserisco anche io in questa interessante discussione! 🙂 Giustissime le vostre considerazioni sulle giovani e su come inserirle. La cosa più evidente, come abbiamo detto spesso nei vari commenti, è proprio l’incapacità di dare continuità ad un progetto, tanti tentativi fatti a c..o con un risultato che probabilmente abbatterà anche il morale delle giovani. Una bella eredità per il prossimo allenatore! Spero che non sia Mencarelli, non tanto per lui come allenatore (lo stimo tantissimo), quanto per il progetto che metterebbe in piedi: praticamente una nazionale under. Guidetti sarebbe perfetto, ma non so se l’Olanda lo mollerà facilmente. Caprara anche mi piacerebbe, ma penso che, come dicevano delle voci a fine campionato, ci si orienterà verso Mazzanti, una volta finita la prossima stagione. Mi piace come allenatore (dopotutto allena la “mia” Conegliano hehe), ma c’è da dire che sia con Casalmaggiore che con Conegliano, aveva per le mani due squadroni mica da niente. Qui si tratta di ricostruire tutto. Certo che, se guardiamo la campagna acquisti fatta proprio da Conegliano (che suppongo sia stata fatta insieme al tecnico…), si nota quel mix di giovani, media generazione ed esperte, che serve proprio alla nazionale italiana. Che sia un segno premonitore? Forse anche Carlo Parisi potrebbe essere disponibile per la nazionale, ma a me non è mai piaciuto troppo come tecnico. Staremo a vedere come finirà il toto allenatore….ora sono molto curioso!! 🙂

  2. Nany74

    10 Agosto 2016 at 20:24

    Rischio di ripetermi, ma questo è un degno epilogo di un lavoro iniziato male e finito peggio. Ci sono tonnellate di responsabilità ad ogni livello per questa disfatta e credo che ci sarà da rifondare un po’ tutto, ma a partire dall’alto….e chi ha orecchie per intendere…..
    La faccia della Del Core diceva tutto: quasi scazzata di vedere questo gioco privo di carattere e di decisione. Lo Bianco che fa mediamente 15km a partita per rincorrere ricezioni ballerine. Guiggi che non pianta un muro nemmeno a pregare. Tutti indici che fanno capire diverse cose, anche rispetto all’unità della squadra! Il fatto poi, che, derivante dal Club Italia, ci sia la sola Egonu a salvarsi, la dice lunga sia sull’utilità di tenere questo club fittizio in serie A1 (ho sempre sostenuto che probabilmente l’A2 era più che sufficiente…): un sacco di tempo e di partite spese a far giocare delle giovanissime (per le quali esistono le nazionali under…) per poi utilizzare una squadra quasi arrangiata a caso e farcita di gente (anche troppo) esperta sperando che aggiustino tutto da sole. Dove sta la logica in tutto questo? Vogliamo dare il contentino ai dirigenti di Lega o cerchiamo di costruire una squadra che meriti di essere vista in tv? Continuo a riflettere su quel mondiale casalingo e penso che forse abbiamo avuto più c…o che anima in quell’occasione. Bisognava costruire un gruppo che avesse fiducia nel nostro gioco e con ogni probabilità Bonitta non era l’uomo migliore per questo….. Dispiace per queste ragazze che di sicuro ci hanno provato e che torneranno a casa pensando di essere delle autentiche pirla neanche in grado di vincere un set, ma in realtà le capacità ci sono, serve solo una guida ed uno staff che sia in grado di creare equilibrio e non frustrazione. Coraggio: come diceva il mio vecchio maestro, ogni amara prova fortifica e rinnova………..speriamo almeno rinnovi!!!!

    • ale sandro

      10 Agosto 2016 at 22:32

      Capisco la tua amarezza Nany, ma è proprio questo il punto, e cioè il culo.
      Bisogna decidersi una buona volta, al mondiale lo hanno avuto o no? Per me no.
      Era stato creato , paradossalmente in fretta e furia, un gruppo validissimo dove c’erano atlete giovani ma non giovanissime sulle quali si poteva puntare anche per il futuro immediato perchè avevano già esperienza, e le senatrici più alcune giovanissime. Bastava inserire uno due innesti tra le schiacciatrici (magari sin dall’europeo con un buon minutaggio Egonu e Gennari e basta), e il grosso della squadra era già bello che fatto.
      Si sarebbe proseguito con un gruppo che poteva essere anche giudicato secondo logica, a completare un quadriennio di transizione ,ma dove almeno c’era stato un importante squillo, come va considerato un 4° posto mondiale. Bonitta ha disfatto tutto, in nome di affari federali e suoi. Ma queste cose le sappiamo già perchè ce le siamo dette all’infinito. Il rischio è quello di un’eredità poverissima per il futuro, perchè sinceramente non vedo nemmeno il come alcune giocatrici imparino la lezione, a mio parere. Il fastidio maggiore è aver appunto buttato il biennio olimpico in questo modo, visto che si parla di Olimpiade comunque da preparare sempre nella maniera migliore e con la miglior squadra possibile.
      L’unica cosa che mi sento di dire è che , non ricordando le possibilità rimaste in base ai vari incroci, ritengo fondamentale chiudere con due vittorie, o almeno provare ad arrivare al tie break. Non servirebbe a niente per questo torneo , ma almeno farebbe concludere in maniera leggermente più dignitosa.

      • Nany74

        11 Agosto 2016 at 15:57

        Come darti torto sull’analisi del “fa e disfa” di questi ultimi 2 anni? Hai perfettamente ragione e sulla continuità di un progetto ne abbiamo dette e stradette, ma purtroppo sono rimaste qui tra noi appassionati di OA. Riguardo il culo ai mondiale, beh, ti premetto che da ex praticante di vari sport, ritengo che la fortuna vada cercata e che con puoi vincere solo per via della fortuna, per cui la mia esternazione era frutto di un abbassamento di stima nei confronti di tutto quello che è stato fatto dal mondiale ad oggi, lo ammetto 🙂 Parlare di sola fortuna sarebbe come sminuire quello che hanno mostrato in campo le giocatrici e non è giusto, ma certo è che con queste ultime uscite tutto il movimento ne risentirà….altro che Club Italia si o no….voglio proprio vedere ora come faranno a continuare sulla linea delle “tre straniere al massimo”. I presidenti dei club se li mangeranno vivi…garantito! Da un lato però forse non è tutto male sai: abbiamo toccato il fondo ed ora serve rifondare tutto, si azzera ogni valutazione e si parte da nuove idee di squadra, nuovo staff e (spero) nuovi vertici che decidono. Il materiale umano su cui lavorare è lo stesso di ieri, per cui consapevoli che non ci sono fenomeni in grado di vincere da soli una partita, si ricostruirà la squadra. Spero solo che non si saltino generazioni a piè pari come hanno fatto adesso….

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