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Tuffi: Tania Cagnotto, dopo Londra 2012 il top della carriera. 20 volte sul podio in 22 occasioni

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Le lacrime di Londra 2012 fanno male a chi le riguarda, non a chi le ha vissute. Perché ormai Tania Cagnotto ne è convinta: senza quei due quarti posti, sul momento dolorosissimi tanto da portarla ad annunciare un ritiro poi ritrattato, non ci sarebbero stato questi quattro anni ricchi di gioie e soddisfazioni culminati con un argento e un bronzo alle Olimpiadi di Rio.

E i numeri della carriera della bolzanina non mentono: l’ultimo quadriennio è stato davvero il migliore. Si sa che gli sportivi raggiungono il picco di forma massima intorno ai 28-30 anni, quelli che ha attraversato Tania Cagnotto (classe 1985) proprio dal 2012 in poi, ma i tuffi tendono a essere un’eccezione per la pulizia e l’eleganza – abbinate alla forza – che questa disciplina richiede. Eppure l’azzurra è sempre lì, a lottare per il podio, l’oro delle “umane” dietro alle inarrivabili cinesi.

E se tra Olimpiadi, Mondiali ed Europei la Tania Cagnotto 1.0 (inizio carriera-Londra 2012) ha vinto 17 delle 31 medaglie a disposizione, con 9 ori, 2 argenti e 6 bronzi senza mai la gemma a cinque cerchi, quella 2.0 ha mantenuto una media impressionante, con un 20/22 che sa di perfezione impreziosito da 11 ori, 6 argenti e 3 bronzi. Con la (doppia) consacrazione olimpica, ovviamente. E con un quarto (3 metri Barcellona 2013) e un quinto posto (3 metri sincro Kazan 2015) a impedire l’en plein. Da leggenda.

 

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: pagina Facebook Fina/DeepBlueMedia

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