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Sollevamento pesi, Olimpiadi Rio 2016: Mirco Scarantino per stupire e affermarsi

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Ventuno anni di forza, esplosività e grinta. Mirco Scarantino sarà impegnato domenica 7 agosto alle Olimpiadi di Rio 2016 nella categoria fino a 56 chilogrammi nel sollevamento pesi. Dopo aver partecipato ai Giochi di Londra, in Brasile la sua carriera può svoltare in maniera definitiva.

Il nisseno, figlio d’arte, è stato considerato sin da giovane un prospetto su cui puntare in ottica futura: nelle ultime stagioni, ultimato lo sviluppo fisico, ha confermato quanto di buono si diceva e ci si aspettava da lui, vincendo gli Europei e chiudendo sul podio i Mondiali Juniores. Le Olimpiadi, cui ormai mancano una manciata di giorni, saranno uno snodo fondamentale della sua vita sportiva, il primo grande appuntamento dello Scarantino adulto. 

La medaglia, attualmente, sembra impossibile da raggiungere: Mirco paga troppi chili rispetto ai migliori del mondo, che in questo momento storico sembrano fare un altro sport. Nonostante questo, il suo obiettivo deve essere quello di entrare nei migliori 10, magari chiudendo la gara in settima o ottava posizione: risultato che lo catapulterebbe in una nuova dimensione dopo le difficoltà affrontate lo scorso anno Mondiali di Houston, dove non è riuscito ad essere incisivo.

Dal punto di vista delle misure, Mirco dovrebbe avere nelle gambe e nelle braccia i 270 chili di totale, che lo porterebbero proprio al piazzamento di cui abbiamo parlato poco fa. Nel 2015 e nel 2016 ha faticato a dare costanza alla crescita mostrata nelle stagioni precedenti e il suo livello, quantomeno in competizione, si è fermato tra i 260 e i 265 chili. Sulla carta, può e deve fare di più.

Ancora giovane, si trova nella posizione di poter sorprendere e migliorare, ma allo stesso modo i Giochi di Rio costituirebbero un ulteriore tassello nel raggiungimento della maturità agonistica sia dal punto di vista fisico e psicologico. Le sconfitte e i momenti difficili da cui è passato possono averlo aiutato da questo punto di vista e la pedana olimpica deve rappresentare una splendida opportunità per lui come per tutto il movimento del sollevamento pesi in Italia. Senza pressioni eccessive e con la tranquillità di poter dare il massimo nella competizione che può valere una carriera.

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gianluca.santo@oasport.it

Twitter: Santo_Gianluca

Foto: Federpesistica

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