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Olimpiadi Rio 2016, il pagellone di martedì 8 agosto: Pellielo, 3 argenti non sono un caso; Russo non piace

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Il pagellone della terza giornata delle Olimpiadi di Rio 2016 (8 agosto).

Niccolò Campriani (tiro a segno), 10: una gara magistrale. Il secondo oro olimpico della carriera che vale molto più del primo. Il toscano ha vissuto un quadriennio difficile, non riuscendo mai a metabolizzare il nuovo regolamento che ha reso questo sport più aleatorio ed imprevedibile. Si trattava principalmente di un problema mentale: l’azzurro non accettava il cambiamento. Poi la svolta, la ferrea volontà di andare alle Olimpiadi di Rio per essere ancora protagonista e dimostrare di essere il migliore. In qualsiasi caso. Ha vinto d’autorità ed ora, con la mente sgombra da responsabilità, potrà davvero far saltare il banco nella 3 posizioni, specialità per lui ancor più favorevole.

Giovanni Pellielo (tiro a volo), 9: che dire di quest’uomo. Insegue l’oro a cinque cerchi caparbiamente da Barcellona 1992! Il filone aureo, tuttavia, non è mai quello giusto. L’argento, il terzo in carriera, fa malissimo, ancor di più perché materializzatosi al quarto piattello dello shoot-off di spareggio. A meno che non decida di proseguire fino a Tokyo 2020 (avrebbe 50 anni), il piemontese concluderà una carriera memorabile, con successi a ripetizione tra Mondiali ed Europei, senza il trionfo più importante. Tre secondi posti alle Olimpiadi, tuttavia, non possono essere un caso: a Pellielo, nel momento decisivo, è sempre mancato quel quid decisivo per scalare l’ultimo gradino verso l’Olimpo. Pur senza l’oro, tuttavia, resta un campione infinito. Da applaudire a scena aperta.

Mauro Nespoli (tiro con l’arco), 7: approda agli ottavi del tabellone individuale. L’eliminazione del favorito coreano Woojin Kim, autore del record del mondo in qualificazione, offre all’azzurro un’occasione d’oro da provare a sfruttare per avanzare ulteriormente.

Claudia Mandia e Lucilla Boari (tiro con l’arco), 5: scariche dopo la prova a squadre, vengono subito eliminate dal torneo individuale.

Clemente Russo (boxe), 5.5: insufficiente dopo aver superato il turno? Sì, Tatanka non ha convinto. Per niente. Contro il tunisino Hassen Chaktami è arrivata una vittoria molto dubbia, con il pugile nord-africano che, oggettivamente, avrebbe meritato di più. A parti invertite, forse, avremmo parlato di ‘furto’. Ora il 34enne di Marcianiese dovrà cambiare radicalmente approccio contro il russo Evgeny Tischchenko, campione del mondo e d’Europa in carica. Se il campano combatterà come ieri, lento, statico e prevedibile, si rischia un incontro a senso unico.

Stefanie Horn (canoa slalom), 7: si qualifica in semifinale con il miglior tempo assoluto nel K1 femminile. Sappiamo che è una mina vagante e commette spesso errori. Ma se dovesse approdare in finale e filasse tutto liscio…

Loreta Gulotta (scherma), 7.5: compie una vera impresa ad arrampicarsi fino ai quarti di finale della sciabola dopo aver eliminato la coreana Kim, campionessa in carica. Una bella soddisfazione a 29 anni. Le medaglie erano oggettivamente fuori portata.

4 senza canottaggio, 7: gli azzurri dominano la batteria in maniera autoritaria. La medaglia sembra davvero un obiettivo alla portata, ma la sensazione è che si possa lottare anche con Australia e Gran Bretagna per il titolo. Certamente sarà durissima.

Flavia Tartaglini (vela), 7.5: avvio decisamente convincente e terzo posto dopo 3 regate nell’RS:X. Era una mina vagante ed iniziare col piede giusto può significare molto in vista del prosieguo della competizione.

Federica Pellegrini (nuoto), 7: si amministra in semifinale, sembra avere tutto sotto controllo. La medaglia dovrebbe arrivare, ma siamo certi che la Divina proverà fino all’ultima bracciata a battere l’americana Katie Ledecky e la svedese Sarah Sjoestroem.

Sara Errani (tennis), 8: torna in forma proprio al momento giusto (come, per fortuna, già accaduto a molti italiani in questa Olimpiade). Spazza via la ceca Strycova e si qualifica per gli ottavi del singolare.

Seppi-Fognini (tennis), 8: sono ai quarti del tabellone di doppio. Un ottimo risultato, considerando che la coppia si è composta solo da poche settimane a seguito dell’infortunio di Simone Bolelli. Ora un match complicato contro i canadesi Nestor-Pospisil. Vincere significherebbe entrare in zona medaglie.

Nazionale volley femminile, 4: sconfitta netta contro la Cina ed eliminazione ad un passo. Le veterane non sembrano aver più nulla da dare, le giovani appaiono ancora acerbe e non pronte a questi livelli. Insomma, evidenti limiti tecnici che difficilmente consentiranno alla selezione tricolore di accedere ai quarti.

Settebello (pallanuoto), 6.5: vittoria senza forzare più di tanto sulla Francia. Ora arriveranno le sfide chiave contro Montenegro e Croazia. Vincere il girone sarebbe fondamentale per evitare un incrocio terribile ai quarti di finale con una tra Serbia, Ungheria e Grecia.

federico.militello@oasport.it

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