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Ginnastica, Olimpiadi Rio 2016 – Le avversarie di Vanessa Ferrari ai raggi X: paura Steingruber, Biles e Raisman imprendibili, spaventi Cina e Giappone

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Vanessa Ferrari è pronta per salire sulla pedana del corpo e lottare per le medaglie nelle Finale di Specialità delle Olimpiadi 2016. Sul quadrato di Rio de Janeiro l’azzurra si gioca il tutto per tutto per agguantare l’unico alloro che le manca nella sua carriera trionfale.

Stando ai pronostici si dovrebbe duellare solo per la medaglia di bronzo. I primi due posti sembrano già assegnati alla vigilia ma tutto può succedere come visto ieri sera alla trave. Analizziamo nel dettaglio tutte le avversarie di Vanessa Ferrari.

 

SIMONE BILES è la dominatrice indiscussa del corpo libero e vorrà certamente riscattare l’errore di ieri alla trave dove ha appoggiato le mani dicendo così addio al quarto oro di queste Olimpiadi e alla corsa verso il leggendario pokerissimo. Oggi parte nettamente favorita, nel turno di qualificazione ha stampato un 15.733 che lei può ancora migliorare. La sua acrobatica è fuori discussione e anche con una caduta vincerebbe una medaglia, probabilmente d’argento. Simone non può essere un’avversaria per Vanessa a meno davvero di cataclismi.

 

ALY RAISMAN è la Campionessa Olimpica in carica. A Londra 2012 trionfò meritatamente davanti a Catalina Ponor e Aliya Mustafina, nella gara che fece piangere Vanessa Ferrari per la medaglia di bronzo negata a causa della regola dei parimeriti. Questa volta speriamo che la musica cambi. La statunitense ha tutte le credenziali per prendersi il secondo posto alle spalle della Biles: anche per lei è praticamente impossibile battere la Campionessa del Mondo a meno di un errore che potrebbe rivoluzionare la Finale. Grazia, eleganza, esperienza e continuità sono i tratti che distinguono la capitana degli USA, ritornata dopo due anni di inattività e argento anche nell’all-around a Rio 2016. Se dovesse sbagliare allora il podio sarebbe tutt’altro che sicuro.

 

GIULIA STEINGRUBER è l’avversaria più temibile per la medaglia, la ginnasta con maggiore qualità ed esperienza. È la Campionessa d’Europa in questa specialità, ha grande eleganza, possiede delle diagonali di spessore e soprattutto sbaglia molto raramente su questo attrezzo. La svizzera ha già vinto la sua medaglia a queste Olimpiadi, sfruttando una buona congiuntura per prendersi il bronzo al volteggio. Non sarà però appagata e vuole una doppietta.

In qualifica ha ottenuto un ottimo 14.666, con 6.2 di difficoltà: le stesse di Vanessa che però nel taschino può avere ancora qualche decimo. La sensazione è che dobbiamo fare la gara sulla bionda di San Gallo in un mini campionato europeo.

 

YAN WANG è una cinese dotata di ottime qualità che è già stata capace di fare bella figura in diverse manifestazioni internazionali (prima agli ultimi Giochi Asiatici). Non è molto accreditata alla vigilia della Finale ma c’è un aspetto da tenere ben in considerazione: la Cina non ha ancora vinto una medaglia individuale durante queste Olimpiadi ed è ferma al deludente doppio bronzo con la squadra (si aspettavano l’argento al femminile e di lottare per l’oro con gli uomini). Purtroppo in uno sport di giuria, con un Paese così importante coinvolto nel discorso medaglie, certi aspetti hanno la loro rilevanza.

Wang nel turno di qualificazione si è spinta fino a 14.666 con 6.3, l’esercizio di punta alle spalle delle statunitensi. Bisognerà vedere se saprà brillare anche quando conta, non sentendo l’emozione del momento più importante della carriera. Non è solita commettere errori.

 

AMY TINKLER è al suo secondo anno da senior e ha già saputo togliersi soddisfazioni importanti. La britannica ha concluso al sesto posto la Finale degli Europei 2015 e alla sua prima occasione ha strappato il pass per questa Finale.

La Gran Bretagna dell’artistica femminile si aggrappa a lei perché non hanno ancora vinto medaglie alle Olimpiadi (anche se la doppietta d’oro di Whithlock farà passare in secondo piano la debacle del movimento in rosa). In eliminatoria ha ottenuto un eccellente 14.600 ma la sensazione è che possa essere arrivata al suo limite, un muro superabile dalla nostra Ferrari.

 

MAI MURAKAMI la giapponese che non ti aspetti. Tutti si attendevano la funambolica Sae Miyakawa, dotata di un esercizio iper difficile, ma ha sbagliato in qualifica. Spazio dunque a questa ginnasta molto completa che fa della precisione il suo punto di forza. La soglia del 14.500 sembra essere il suo massimale ma con l’esercizio da 6.2 potrebbe nascondere delle sorprese. Meglio prestare parecchia attenzione per evitare spiacevoli notizie.

 

ERIKA FASANA non può rappresentare un’avversaria per Vanessa Ferrari. La comasca è stata bravissima conquistare questa Finale che, dopo le due consecutive ottenute ai Mondiali, la consacra come una delle migliori ginnaste al Mondo su questo attrezzo. Serviva questa conferma all’azzurra che, con ancora qualche fastidio alla tibia, dovrà davvero stringere i denti per onorare l’atto conclusivo. Vedremo che difficoltà proporrà e come saprà eseguirla: in qualifica ha ottenuto 14.333, ultimo punteggio utile d’ingresso con cui ha beffato Claudia Fragapane, un’avversaria per Vanessa che è meglio rimanga fuori dalla Finale considerando il suo valore.

 

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