Seguici su

Artistica

Ginnastica, Olimpiadi Rio 2016 – Analisi delle qualifiche: le big una a una. Biles da urlo, Douglas out, Mustafina c’è, Ponor un colpo e…

Pubblicato

il

Ieri si è disputato il turno di qualificazione per la ginnastica artistica alle Olimpiadi di Rio 2016. Analizziamo nel dettaglio come si sono comportate le big del circuito internazionale, chi ha impressionato e chi ha deluso, soffermandoci su sorprese, colpi di scena ed eliminazioni cocenti. Abbiamo già parlato diffusamente dell’Italia, ci concentriamo sulle straniere.

 

SIMONE BILES. Semplicemente stellare. La Campionessa del Mondo illumina subito la scena olimpica con il suo solito strapotere, nello stesso modo in cui ha vinto tutto nel corso del quadriennio. Non ha risentito dell’emozione, anzi è sembrata ancora più precisa rispetto al solito, concentrata, ben presente sul pezzo, spigliata e aggressiva allo stesso tempo.

Le difficoltà sono sostanzialmente le consuete, non sbaglia nulla, stoppa alla perfezione le diagonali al corpo e si inventa due salti al volteggio da urlo. I numeri sono da alieno: 62.366 nel concorso generale (sfondata il muro dei 62 punti nella gara delle gare), prima alla trave, prima al corpo libero, prima anche alla tavola (16.050). Il pokerissimo d’oro è possibile! Dovrà stare attenta a non commettere errori sul più bello mentre al volteggio dipenderà molto da Hong: se farà il triplo avvitamento allora bisognerà lottare fino in fondo.

 

GABBY DOUGLAS. La favola finisce prima della Finale. La Campionessa Olimpica in carica voleva difendere il titolo fino all’ultimo ma rimarrà fuori dall’atto conclusivo, battuta dalle connazionali Aly Raisman e Simone Biles, venendo così eliminata per la regola dei passaporti. Il back-to-back non si potrà completare: la vicecampionessa del Mondo nel concorso generale voleva prendersi l’argento alle spalle di Simone, ha avuto anche il posto che invece meritava Lauren Hernandez ma non è bastato. La rivedremo però nella Finale di Specialità alle parallele: potrebbe piazzare il colpaccio!

ALY RAISMAN. Bravissima. La Campionessa Olimpica al corpo libero si giocherà nuovamente una medaglia a cinque cerchi sul suo attrezzo (è seconda alle spalle di Biles) ma potrà addirittura puntare all’argento nell’all-around dopo aver meritatamente battuto Gabby Douglas. La capitana degli USA si è meritata questo risultato e ora andrà a concretizzare. Sicuramente si metterà al collo il secondo oro con la squadra.

 

ALIYA MUSTAFINA. La Campionessa Olimpica alle parallele risponde presente proprio sul suo attrezzo, stampato un superlativo 15.833 che le vale il secondo posto in classifica: per le medaglie ci sarà anche lei. La Zarina, però, non è perfetta nel giro completo: cade dalla trave, esegue un corpo libero non eccezionale e deve così dire addio alla possibilità di partecipare ad altre Finali di Specialità. Nel concorso generale, però, entra con il quinto punteggio (58.098) e avrà tutte le carte in regola per conquistare la medaglia di bronzo.

CATALINA PONOR aveva annunciato che avrebbe disputato l’all-around e invece sale sulla trave. Un solo attrezzo alla terza Olimpiade della carriera ma la vincitrice di tre ori ad Atene 2004 non delude, quinto punteggio (14.900) e lotterà ancora per una medaglia.

 

GIULIA STEINGRUBER. La Campionessa d’Europa non delude nella prima metà di gara: superlativo 14.666 al corpo libero (quarto punteggio) e 15.266 al volteggio (terza). Per le medaglie sui suoi due attrezzi preferiti sarà in piena corsa con le medaglie, probabilmente dovrà duellare rispettivamente con Vanessa Ferrari e Maria Paseka. Paga invece degli errori tra parallele e trave che la relegano al 15esimo posto nell’all-arounder: partirà dalle retrovie ma in finale non è da sottovalutare per il podio.

MADISON KOCIAN. Parallele da urlo per la Campionessa del Mondo che lustra l’attrezzo al meglio, svettando su tutte le dirette avversarie: 15.866, sopravanza Mustafina, Douglas e Spiridonova confermandosi la favorita per il successo finale.

LAUREN HERNANDEZ. Meritava il posto nell’all-around. Ha dimostrato di valere più di Gabby Douglas. Si guadagna la Finale alla trave, 14.800 al corpo libero sarebbe da medaglia ma la regola dei passaporti la esclude.

 

HONG UN JONG: 8. La nordcoreana scalda le gambe in prima suddivisioni e sonda il terreno con un Amanar e un Cheng al volteggio: 15.683 la media per la Campionessa Olimpica 2008 e Campionessa del Mondo 2014. Entra in finale con il secondo punteggio, quattro decimi dietro alla Biles. Tenterà l’annunciato triplo avvitamento per far saltare il banco?

OKSANA CHUSOVITINA: 10. Un voto alla carriera di una donna letteralmente infinita. A 41 anni si è qualificata a una finale olimpici! Alla settima partecipazione consecutiva ai Giochi l’uzbeka non smette più di stupire: è quinta al volteggio (14.999), addirittura potrebbe lottare per una medaglia. Da clonare.

 

DIPA KARMAKAR è la prima ginnasta indiana a qualificarsi a una Finale olimpica. Il suo Paese non era mai arrivato ai Giochi in questa disciplina, figuriamoci lottare per una medaglia. È ottava al volteggio (14.850) con il suo Produnova, ancora non tenuto al meglio ma sufficiente per regalarsi un sogno.

MARIA PASEKA è la Campionessa del Mondo al volteggio, ieri ha sbagliato sul Cheng uscendo dalle linee di riferimento ma è pienamente in corsa (15.049). Quarto punteggio parziale, settimana prossima è comunque da medaglia. La Russia gira al meglio con le sue Campionesse del Mondo: anche DARIA SPIRIDONOVA ottiene un buon 15.683 ed è quarta alle parallele.

 

FLAVIA SARAIVA ha confezionato un grande show alla trave: 15.133, applaudita a lungo dal suo pubblico, grande eleganza e precisione su elementi estremamente difficili. La brasiliana è terza, in piena corsa per le medaglie.

ANGELINA MELNIKOVA ha steccato, SEDA TUTKHALYAN invece si è ben difesa in cara Russia: entra col quarto punteggio nella finale all-around.

La Cina non ha strabiliato come al suo solito ma sarà presente in tutte le finali come solo gli USA sono stati capaci di fare: WANG YAN al volteggio e al corpo libero, SHANG CHUNSONG alle parallele, FAN YILIN alla trave.

 

Clamorose eliminazioni alle parallele. La Campionessa del Mondo FAN YILIN e la Campionessa d’Europa REBECCA DOWNIE guarderanno la finale dagli spalti: nonostante due esercizi da urlo (15.266 con 6.9 di difficoltà e 15.233) sono solo nona e decima. Sullo stesso attrezzo non ha deluso la coppia tedesca composta da ELISABETH SEITZ (15.466) e SOPHIE SCHEDER (15.433): finale con il quinto e sesto punteggio.

 

Le sorprese di giornata arrivano dalla venezuelana JESSICA LOPEZ (15.333 e finalista alle parallele), dalla francese MARINE BOYER (14.600 e finalista alla trave). Da sottolineare le performance dell’olandese SANNE WEVERS (15.066 alla trave, quarto posto momentaneo). Non ci attendavamo la brasiliana REBECA ANDRADE addirittura al terzo posto nel concorso generale: 58.732 incredibile!

Inatteso l’errore della giapponese SAE MIYAKAWA al corpo libero che la tiene fuori da una finale assolutamente alla sua portata.

 

Tra le squadre il solito dominio degli USA che hanno rifilato addirittura 10 punti di distacco alla Cina. Le asiatiche si giocheranno le medaglie con la Russia, la Gran Bretagna e un sontuoso Brasile. La Germania ha fatto la gara dell’anno, molto bene il Giappone, l’Olanda ha sorpreso nuovamente volando a sorpresa in finale. Italia decima: ci si aspettava di più.

 

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *