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Atletica, Paralimpiadi Rio 2016: i convocati dell’Italia, Legnante e De Vidi le star

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Sta ormai per prendere il via l’edizione 2016 delle Paralimpiadi di Rio de Janeiro, e anche qui l’Italia risponderà presente, attraverso una nutrita spedizione di rappresentanti. Andiamo dunque ad analizzare gli azzurri dell’atletica leggera.

7 Donne

Martina Caironi (Fiamme Gialle), 100 e lungo T42: è una vera star della sua categoria, bi-campionessa mondiale e oro a Londra 2012 nella velocità, oltre alla vittoria nel lungo di Lione 2013.

Oxana Corso (Fiamme Gialle), 100 e 200 T35: dopo i due argenti di Londra, la sprinter azzurra sembra aver acquisito la maturità giusta per compiere risultati di rilievo, realizzando la doppietta ai Mondiali 2013 di Lione.

Monica Contrafatto (Paralimpico Difesa) 100 T42: quella della siciliana è una delle favole più belle della spedizione italiana a Rio. Dopo la ferita alla gamba destra in Afghanistan, infatti, Monica si è dedicata allo sport, ottenendo anche buoni piazzamenti.

Arjola Dedaj (Fiamme Azzurre), 100, 200 e lungo T11: atleta ipovedente, affetta da retinite pigmentosa, si è distinta agli Europei di Swansea, dove ha conquistato tre medaglie, due argenti e un bronzo.

Assunta Legnante (Anthropos Civitanova), getto del peso e lancio del disco F11: a 38 anni è una delle punte di diamante dell’atletica paralimpica italiana, avendo collezionato in carriera 3 titoli iridati, uno olimpico e fatto registrare ben 2 record del mondo.

Federica Maspero (Omero Runners Bergamo), 100, 200 e 400 T43: oncologa all’ospedale di Saronno, la 38enne sta vivendo una nuova vita da atleta paralimpica, e l’avventura di Rio rappresenta il coronamento di una carriera.

Giusy Versace (Fiamme Azzurre), 100, 200 e 400 T43: figlia di Alfredo, cugino dei noti fratelli Antonella, Santo e Gianni, a 20 anni subisce un grave incidente stradale, nel quale perde entrambe le gambe. Inizia dunque in questo modo la sua carriera paralimpica, contornata anche da apparizioni televisive, in vari programmi di intrattenimento. Dal punto di vista sportivo sembra aver raggiunto la maturità proprio nel 2016, ottenendo due medaglie ai recenti Europei.

6 Uomini

Alvise De Vidi (Fiamme Azzurre), 100 e 400 T51: con 12 medaglie paralimpiche è l’atleta azzurro più vittorioso ai Giochi, e andrà a Rio per migliorare il proprio bottino.

Alessandro Di Lello (Fiamme Azzurre), maratona T46: il 39enne di Tivoli è una delle maggiori speranze della spedizione azzurra, poichè vanta già un titolo iridato ai Mondiali di Lione 2013 nella distanza più lunga.

Emanuele Di Marino (H2 Dynamic Handysports Lombardia),  100,  200 e  400 T44: il 27enne è l’esempio vivente della perseveranza, riuscendo a conquistare il pass per i Giochi, nonostante notevoli difficoltà fisiche.

Ruud Koutiki (Anthropos Civitanova Marche), 400 T20: fuggito dalla guerra civile in Congo, Ruud si è ben espresso tra i migliori della sua categoria, ottenendo a Swansea la prima medaglia d’oro italiana in ambito IPC.

Roberto La Barbera (Pegaso), salto in lungo T44: “Il Barbaro” è un decano dell’atletica italiana, e vanta già due partecipazioni olimpiche, dove è riuscito a conquistare la medaglia d’argento ad Atene 2004.

Oney Tapia (Omero Runners Bergamo), getto del peso e lancio del disco F11: dopo aver perso la vista nel 2011 a causa di una caduta mentre faceva climbing, il cubano d’origine si è affermato recentemente nelle discipline dei lanci, e su di lui sono riposte ottime speranze di medaglia anche a Rio.

Foto: pagina Facebook Assunta Legnante

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gianni.lombardi@oasport.it

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