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Ginnastica, Olimpiadi Rio 2016 – Vanessa Ferrari, l’Araba Fenice ritornata: può sperare in una medaglia? Possibilità e avversarie per il sogno rivincita

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Vanessa Ferrari è la grande Arabe Fenice della nostra ginnastica artistica. Data sportivamente morta più volte in carriera, la bresciana ha sempre saputo tornare solo come lei sa fare: vincendo, incantando, sbalordendo e convincendo tutti con il suo talento cristallino che la accompagna da oltre un decennio.

La capitana della nostra Nazionale è recentemente rimasta fuori dai grandi palcoscenici internazionali per otto mesi a causa dei noti problemi al tendine d’Achille che l’hanno debilitata parecchio. Fastidi importanti che l’hanno costretta a una serie di terapie per rimettersi in sesto, evitando un’operazione che avrebbe praticamente reso impossibile la rincorsa verso le Olimpiadi 2016.

 

Con la caparbietà che l’ha sempre contraddistinta, la 25enne si è rimessa in careggiata ancora una volta e contro tutti gli scettici ha ruggito ai Campionati Italiani Assoluti disputati la scorsa settimana, dominando il concorso generale e soprattutto emozionando al corpo libero dov’è tornata a eseguire un esercizio di elevatissimo livello tecnico sulle arie di Puccini.

Quel celeberrimo Nessun Dorma, che la consegnò all’immortalità ginnica nel 2006 quando si laureò Campionessa del Mondo ad Aarhus, è stato riproposto dopo otto anni di assenza, su insistenza di Enrico Casella dopo che l’atleta non era rimasta convinta dalla musica su cui si era esibita in Coppa del Mondo ad Anadia.

Brividi e lacrime di commozione per tutti gli appassionati del circuito ma l’intento della Cannibale di Orzinuovi è uno e uno solo: volare a Rio per conquistare una medaglia. Una missione che si è messa in testa da quattro anni, da quando a Londra 2012 il bronzo le venne tolto per la stupida regola dei parimeriti che in quell’occasione premiò Aliya Mustafina.

Vanessa andrà in Brasile per battagliare e per mettersi al collo un alloro ultra meritato che completerebbe il palmares già leggendario della ginnasta italiana più forte di tutti i tempi. L’azzurra può concretamente sperare di salire sull’agognato podio a cinque cerchi?

 

Partiamo dalle sue potenzialità. Ha un’acrobatica di rilievo, una musica emozionante, una coreografia interessante e delle note tecniche fuori discussione. Il suo D Score ai massimi livelli si aggira tra 6.2-6.3, una base eccellente su cui costruire la sua prestazione. È chiaro che dovrà stoppare perfettamente gli esercizi, correre dei rischi nelle varie fasi dell’esercizio per prendere il punteggio più alto possibile.

Bisognerà poi guardare cosa faranno le avversarie, partendo dal presupposto che verosimilmente si lotterà solo per l’argento e il bronzo visto che il titolo sembra già essere nelle mani di Simone Biles, dominatrice indiscussa della Polvere di Magnesio e pronta per un leggendario pokerissimo di medaglie d’oro a Rio dopo aver vinto tre titoli mondiali consecutivi nell’all-around (unica capace di questa impresa in tutta la storia).

Aly Raisman, Campionessa Olimpica di specialità in carica, è una delle più grandi favorite per il podio, chiamata a realizzare uno storico back-to-back. Bisognerà poi capire le intenzioni della Russia: davvero Ksenia Afanaseva, già Campionessa del Mondo e d’Europa, rimarrà a casa a causa del suo infortunio? I Rodionenko punteranno così ancora sulla solita Mustafina (e questa volta speriamo che finisca in un altro modo) oltre che sulle stelline Angelina Melnikova e Seda Tutkhalyan, altre avversarie che possono seriamente impensierire Vanessa.

Catalina Ponor sarà la portabandiera della Romania, il massimo onore per la pluri Campionessa Olimpica ad ad Atene 2004 (oro a squadre, corpo ibero e trave) e argento proprio al quadrato a Londra 2012. La svizzera Giulia Steingruber è la Campionessa d’Europa di specialità, è cresciuta esponenzialmente nelle ultime stagioni ed è pronta per fare uno scherzetto.

La padrona di casa Flavia Saraiva avrà il supporto del caloroso pubblico locale oltre che un naturale vantaggio da parte della giuria. È molto elegante ed espressiva, interpreta bene la parte artistica e porta in gara delle diagonali di elevatissimo spessore: bisognerà prestare parecchia attenzione allo scricciolo verdeoro, la ginnasta più bassa dell’intero circuito.

La britannica Claudia Fragapane, l’acrobatica impossibile della giapponese Sae Miyakawa, la compostezza della cinese Shang Chunsong, i rischi portati da outsider come Ellie Downie e perché no anche Erika Fasana (oltre che da possibili sorprese dell’ultimo minuto) potrebbero rendere ulteriormente complicata la scalata di Vanessa Ferrari.

La medaglia olimpica sarà comunque possibile per la nostra capitana che si presenterà a Rio con rinnovata convinzione nelle proprie possibilità, sperando che quel piede non faccia ulteriori scherzi.

 

Ci siamo concentrati sul corpo libero ma considerando la trave di spessore di cui è dotata, Vanessa potrebbe anche puntare a una Finale in questa specialità dove poi giocarsi il tutto per tutto considerando gli errori che solitamente fioccano nell’atto conclusivo sui 10cm. Il podio con la squadra, invece, sarebbe davvero qualcosa di fantascientifico anche se l’Italia partirà combattiva e battagliera come dichiarato dal condottiero Enrico Casella.

 

(foto Giorgia Urbani)

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