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Ginnastica, Europei 2016 – Italia, gioia per la rimonta o amarezza per 5 cadute? La tecnica c’è, manca il podio: le juniores guardano alle Olimpiadi 2020

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Amaro in bocca per non aver agguantato un podio assolutamente alla portata oppure felicità per una grande rimonta e per aver dimostrato il proprio potenziale tecnico (purtroppo solo a metà)?

Questa è la domanda a cui l’Italia deve rispondere dopo la prova a squadre juniores degli Europei 2016 di ginnastica artistica femminile, iniziati oggi alla Post Finance Arena di Berna.

Un quesito di difficile risoluzione per il nostro quintetto che guarda sì al lungo obiettivo e alle Olimpiadi di Tokyo 2020 ma che, nella sua prima grande avventura internazionale, si aspettava magari di monetizzare l’eccellente lavoro svolto nell’ultimo periodo.

 

Le azzurrine tornano a casa con un quarto posto che sa di bicchiere mezzo vuoto sotto il profilo del risultato ma di bicchiere mezzo pieno per la reazione avuta nella seconda metà di gara, per lo spirito messo in pedana dal quintetto e per dal buon livello tecnico, inficiato sì da ben cinque cadute (passi l’emozione, ma oggettivamente troppe tra parallele asimmetriche e trave) ma comunque molto interessante.

La rimonta al volteggio, dove le ragazze hanno dato il meglio di sé con dei punti avvitamenti e mezzo e un dty, fanno ben sperare per il futuro insieme alla solidità del gruppo e un ragguardevole spirito di squadra, aspetto che non è mai da sottovalutare.

C’è un aspetto numerico che fa guardare la gara odierna in maniera diversa: nonostante una mole elevata di errori (non solo le cadute ma anche sbavature qua e là), l’Italia è arrivata a 1.6 punti dalla medaglia di bronzo e a 1.9 dall’argento: bastava davvero fare una gara “normale”, pienamente nelle corde di questo quintetto, per salire sul podio. L’Italia ha il secondo volteggio d’Europa tra le juniores, inferiori di tre decimi solo alla Romania con due doppi avvitamenti.

La Russia è oggettivamente inarrivabile, tra le under 16 è letteralmente imbattibile (non perde una gara continentale da Clermond-Ferrant 2008), la sempre più ambiziosa Gran Bretagna e la boccheggiante Romania (queste ragazzine dovranno rifondare l’intera scuola che ha mancato la qualificazione alle Olimpiadi 2016) sono tutt’altro che inarrivabili, anch’esse incappate in diversi errori.

 

Un pomeriggio semi storto ma la sensazione è che Martina Maggio (peccato per il suo problema all’alluce, altrimenti avremmo visto una gara probabilmente differente, sia a livello individuale che di squadra), Martina Basile, Sara Berardinelli, Maria Vittoria Cocciolo, Francesca Noemi Linari avranno probabilmente un buon futuro. E quanto sarà disponibile anche la classe 2003… La testa è a Rio ma l’occhio lungo è la soluzione più lungimirante.

Venerdì l’incoronazione della Reginetta d’Europa che succederà a Enus Mariani e Angelina Melnikova. Tutto sembra apparecchiato per la festa di Elena Eremina, ma Basile e Linari vorranno essere protagoniste. Domenica pomeriggio la Finale di Specialità al volteggio ma ricordiamo che tra le juniores è ammesso presentare due salti della stessa famiglia, pratica vietata dal regolamento seniores.

 

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