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Canottaggio

Canottaggio, Rio 2016: Gran Bretagna e Australia sulla strada del quattro senza azzurro

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68 anni sono passati dalla prima e unica medaglia d’oro olimpica conquistata dal quattro senza azzurro. Quattro giovani di Mandello Lario, operai della Moto Guzzi, che dopo il trionfo di Londra 1948 vennero ricevuti al Quirinale da Luigi Einaudi, primo presidente della neo Repubblica Italiana. Quei quattro vogatori forgiati nella Canottieri Moto Guzzi da Angelo Galdin Alippi erano Giuseppe Moioli, Elio Morille, Giovanni Invernizzi e Franco Faggi.

Da Londra a Rio, un altro equipaggio tricolore ha l’opportunità di eguagliare quei magnifici quattro soprannominati le aquile d’oro dal marchio della celebre azienda italiana. Stiamo parlando naturalmente di Marco Di Costanzo, Matteo Castaldo, Matteo Lodo e Giuseppe Vicino, i campioni del mondo di Aiguebelette che sono al momento la speranza più concreta di vedere lo Stivale sul podio a cinque cerchi brasiliano.

Ma chi sono gli avversari da tener d’occhio? A Varese a far la voce grossa erano stati gli americani che precedettero un’Italia non al meglio delle condizioni fisiche. La Coppa del mondo di Lucerna, in cui gli azzurri non hanno partecipato, ha ribadito tuttavia che i pericoli maggiori arriveranno da Gran Bretagna e Australia, senza dimenticare Olanda e Canada, nonostante quest’ultimo non sia riuscito a centrare la finale. 

Stilare una classifica su chi sia al momento più forte risulterebbe però azzardato; i campioni d’Europa in carica britannici hanno dovuto infatti fare i conti con il forfait di Constantine Louloudis, sostituito per l’occasione da Callum McBriety. I britannici per questo motivo non hanno impressionato, cogliendo il successo soltanto grazie all’errore del vogatore australiano Joshua Dunkley Smith a pochi metri dal traguardo. Pure i canguri del resto presentavano delle novità rispetto alla barca viceiridata in Francia. Spencer Turrin è stato infatti schierato nel due senza insieme ad Alex Lloyd (quinti in finale) mentre Dunkley Smith e William Lockwood sono stati affiancati da Joshua Booth e Joshua Hicks. Lavori in corso da terminare a 65 giorni dall’inizio dei Giochi.

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francesco.drago@oasport.it

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