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Volley, Olimpiadi 2016 – Italia a Rio da outsider per sfatare un tabù. Le azzurre possono sorprendere ma…

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L’Italia si presenterà alle Olimpiadi 2016 da autentica outsider, a fari spenti e probabilmente poco considerata anche delle altre formazioni ai nastri di partenza. Ottava nel ranking mondiale (settima tra le 12 squadre che scenderanno in campo al Maracanazinho), la nostra Nazionale di volley femminile volerà a Rio per ben figurare ma al momento non è certamente una delle grandi favorite per le posizioni che contano.

Il gap tecnico rispetto ai vari colossi (USA, Cina, Russia, Olanda, Brasile, Serbia) sembra al momento incolpabile. Servirà un grosso lavoro nei prossimi due mesi per provare a ricucire qualcosina e dare il tutto per tutto alle Olimpiadi dove può succedere di tutto. Le partite secche possono essere il bene dell’Italia che soffre sì squadre più organizzate ma può anche fare lo scherzetto mettendola sul piano del carattere, dell’orgoglio, della grinta.

Il girone eliminatorio si preannuncia di ferro con USA, Cina, Serbia e Olanda. Significa che per volare ai quarti di finale bisogna vincere almeno una partita contro una di queste quattro squadre, oltre a quella contro il modesto Porto Rico: se si scendesse in campo domani probabilmente l’esito sarebbe scontato. Le oranjes ci hanno rifilato un triplo 3-0 negli ultimi sette mesi, gli USA sono Campioni del Mondo e hanno vinto il Grand Prix, Cina e Serbia sono reduci dalla cavalcata in Coppa del Mondo.

 

Vero è che l’Italia si è presentata con tutti i favori del pronostico a Pechino 2008 e a Londra 2012 dopo aver vinto la Coppa del Mondo, ma in entrambi i casi è uscita ai quarti di finale sconfitta da USA e Corea del Sud. Presentarsi sottotono e probabilmente senza grosse ambizioni potrebbe essere l’arma vincente per sorprendere tutti e ottenere un risultato di prestigio.

Una Nazionale giovane, con tante under 25 (Sylla, Chirichella, Orro, Egonu, Danesi, Chirichella), potrebbe soffrire l’emozione del palcoscenico olimpico. Proveranno a infondere esperienza le grandi veterane come Del Core e Guiggi (magari anche Piccinini?).

Senza aver nulla da perdere, con tante spensieratezza, chissà che non si possa sfatare il tabù dell’eliminazione ai quarti di finale (tre consecutive in quattro partecipazioni ai Giochi Olimpici). L’Italia ha le armi per impensierire diverse avversarie, partendo da un buon attacco e un gran servizio, col muro possiamo fare la differenza.

 

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