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Nuoto: è Simone Sabbioni il primo re di Riccione. Preoccupa la 4×100 sl maschile

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La regola non scritta del nuoto, per questa volta, non ha funzionato. Il record italiano di Simone Sabbioni nella prima giornata degli Assoluti di Riccione (53”34 con pass olimpico) avrebbe potuto lanciare i colleghi azzurri a temponi più che leciti con un programma che prevedeva i 1500 stile libero del duo Paltrinieri-Detti e i 100 sl con un Luca Dotto da 48”34 in batteria. E invece lo spunto del romagnolo è rimasto l’apice di un pomeriggio in cui Greg è uscito dall’acqua oltremodo deluso dal terzo miglior tempo stagionale, il veneto si è peggiorato leggermente – volando comunque in Brasile – e, soprattutto, le staffette sono sembrate in difficoltà. Per fortuna ci ha pensato Gabriele Detti a far sorridere il dt Cesare Butini: ennesimo miglioramento e personal best sulle 30 vasche ulteriormente ritoccato per il livornese, ora a 14’46”48.

Ma andiamo con ordine: benissimo Sabbioni, che addirittura può scendere ancora perché ha ammesso di aver sbagliato qualche piccolo dettaglio. Rumors della vigilia volevano il 19enne padrone di casa non completamente al top per gli Assoluti e, se così fosse, verso Londra e Rio si potrebbe sognare ancora. I 100 dorso al femminile vinti da Carlotta Zofkova in 1’00”91 hanno evidenziato in primis la carenza della 4×100 mista nella specialità a pancia in su e, poi, rimbalzato contro ogni pronostico una Silvia Scalia velocissima nella prima vasca (28”93) ma poi solo quarta (1’01”32). Tra Andrea Toniato (27”53 nei 50 rana) e Fabio Scozzoli (27”80) il duello sarà domani nei 100 rana, ma i prodromi non sembrano convincenti, e anche i 400 sl femminili hanno evidenziato più che una delusione con Alice Mizzau a 4’07”26 e Diletta Carli a 4’08”66. Senza pass olimpico e, soprattutto, senza i sorrisi della prima giornata del 2015.

Capitolo 1500 maschili: un Gregorio Paltrinieri amareggiato a 14’42”91 è segnale di grinta da cannibale che non potrà che giovargli in futuro. “Ho fatto una gara da schifo ha detto” e, seppur eccedendo in modestia, Greg sa – come anche tutti gli appassionati – di poter valere molto di più. Ma verso le Olimpiadi resta comunque l’uomo da battere, se non altro perché più esperto – parla il palmarès – rispetto all’amico australiano Mack Horton che guida la classifica stagionale. Gli stimoli, per l’emiliano, arriveranno anche da Gabriele Detti, ormai una certezza del mezzofondo e sempre più brillante dopo la sfortuna dell’anno passato. Vedremo cosa combinerà nei 400 di giovedì.

Non indimenticabili pure i 200 farfalla di Stefania Pirozzi (2’08”98, a pochi decimi dal pass) e Alessia Polieri (2’09”16) – entrambe avevano sensazioni migliori in acqua – e, infine, ecco il lieve regresso di Luca Dotto nella gara regina. Il 48”40 è valso comunque per Rio ma sfuma l’occasione di assaltare il record italiano gommato di Filippo Magnini. Come valutare questo Dotto? In passato, più volte, volava al mattino senza però ripetersi. Oggi ha commesso lo stesso errore – chiamiamolo così – ma in zona mista ha confermato quanto si percepisce da dicembre: è un nuovo atleta, più maturo e sicuro di sé. Che sia pronto per il ruolo di (co)leader insieme al Magno? Emblematico il suo commento sulla 4×100 azzurra bronzo mondiale ma, priva di Marco Orsi, attualmente più che preoccupante. Luca Leonardi ha toccato in 49”04, Magnini 49”31, Michele Santucci addirittura 49”90. Così si fa poca strada, purtroppo. Nubi sul day one degli Assoluti dopo l’avvio super di Sabbioni, re di giornata.

 

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Fin/DeepBlueMedia

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