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Nuoto, Assoluti Riccione 2016: Federica Pellegrini simbolo di un movimento femminile in crescita

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RANA – Per quanto concerne lo stile della rana, c’è da dire che si arriva a Riccione non nelle migliori condizioni. Un po’ come accaduto sul finire del 2015, la nostra atleta di punta, vale a dire Arianna Castiglioni, deve fare i conti con problemi fisici (risentimento muscolare all’adduttore) che non le hanno consentito di lavorare al meglio in preparazione di questi Assoluti, costringendola a dare forfait. L’1’06″9 richiesto dalla FIN per andare a Rio è equivalente al personale dell’allieva di Gianni Leoni e non sarà facile da ottenere. Per la Castiglioni si terrà una porta aperta per gli Europei di Londra (dal 9 al 22 maggio) qualificanti per i Giochi. Tuttavia, al di là di Arianna, c’è da considerare la crescita esponenziale di Martina Carraro che, sui 50m e 100m, ha già ottenuto dei riscontri cronometrici di pregevolissima fattura. Il quasi record italiano nei 50 rana (30″79 a soli 5 centesimi dal tempo proprio della Castiglioni) e l’1’07″31 dei 100 valgono molto per l’atleta ligure in cerca di ulteriori conferme in Romagna. Sarà interessante osservare anche cosa riuscirà a fare Ilaria Scarcella che, esplosa improvvisamente nel 2009 ai tempi dei “costumoni”, si era un po’ persa ma che, invece, da un paio di stagioni sta ritrovando se stessa.

FARFALLA – Questo stile vivrà di un tris di grande qualità: Ilaria Bianchi, Silvia Di Pietro ed Elena Di Liddo. Il limite di qualificazione è decisamente impegnativo ovvero 57″7. Sarà necessario per la Bianchi replicare il riscontro ottenuto sempre a Riccione, in chiusura del 2015, quando siglò un ottimo 57″80 mentre per la Di Pietro, autrice di 58″20, bisognerà continuare a mostrare i miglioramenti messi in evidenza nell’ultima stagione, come la medaglia di bronzo degli Europei di vasca corta di Netanya (Israele) sui 50 metri delfino dimostra. L’atleta allenata da Mirko Nozzolillo viene da una stagione di grandi progressi, soprattutto da un punto di vista mentale. Il talento non era mai stato messo in discussione mentre la tenuta mentale, da sempre, era un limite. Le recenti competizioni internazionali, invece, sembrano aver dato un segnale importante e probabilmente Nozzolillo ha trovato la chiave giusta per consentire a Silvia di aprire porte lontane del proprio immaginario. Riccione è una tappa importante anche per la Di Liddo, sotto il muro dei 58″ in passato e quindi in grado di far bene. Venendo  ai 200 metri, si dovrebbe proporre lo scontro tra la già citata Pirozzi ed Alessia Polieri, bronzo in Israele. Entrambe le nuotatrici sono in cerca del pass olimpico fissato a 2’07″03 e per quanto si è potuto vedere negli ultimi mesi è un crono che può essere nelle corde sia di Stefania che di Alessia.

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