Seguici su

Beach Volley

Beach volley, campionato Italiano 2016. Novità in arrivo: un aiuto per la Federazione?

Pubblicato

il

Il rischio che il campionato Italiano di beach volley si trasformi, proprio nell’anno olimpico, in un brevissimo circuito, c’è stato e forse c’è tuttora ma sembra che si stia trovando una soluzione alla mancanza di fondi (senza entrare nel merito di come sono stati spesi i soldi a disposizione della Federazione per il settore beach) che rischiava di far sparire o comunque di ridurre ai minimi termini quella che da tutti (pur fra mille polemiche) è considerata la palestra dei talenti azzurri in vista di un possibile ingresso in Nazionale, oltre che il palcoscenico per i giocatori che non sono riusciti (per il momento) ad agganciare il treno azzurro.

C’è un’organizzazione piuttosto solida, la cui identità verrà svelata a breve che è pronta ad affiancare la Federazione nell’organizzazione di un circuito tricolore corposo, che comprende sei o sette tappe, il Master finale che assegna lo scudetto e la coppa Italia, oltre ad un prologo con le migliori coppie del circuito.

Una soluzione che metterebbe a posto tutti perché sarebbe ideale per giocatori e staff al seguito dal punto di vista organizzativo (vista la grande esperienza) e che permetterebbe alla Federazione con un investimento sostenibile di tenere in piedi anche nell’anno più difficile (il tentativo di qualificare più coppie possibile a Rio ha sicuramente un costo elevatissimo) un campionato italiano all’altezza di tale nome.

L’attesa è tutta per il Consiglio Federale in programma il 15 aprile che, a meno di ribaltoni (mai da sottovalutare quando si parla di beach volley), dovrebbe ratificare questa opzione, ormai sul tavolo da tempo dei dirigenti Fipav.

Prosegue anche la compilazione del campionato italiano giovanile ma ancora mancano alcune date e sedi: l’obiettivo è quello di arrivare a 12 tappe Under 19 e a 6 Under 21 ma difficoltà logistiche potrebbero far virare sulle 8 tappe per l’Under 19 e 4 tappe Under 21.

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *