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MotoGP, Test Sepang 2016: Casey Stoner vola in Malesia. Croce o delizia per la Ducati?

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Stoner Ducati Pagina FB Stoner

Vista in chiave positiva interagire con un pilota del genere può essere funzionale per una crescita della moto e dei riscontri cronometrici degli stessi Dovizioso e Iannone. Allo stato attuale delle cose, infatti, con l’eccezione del campione del mondo 2015, il distacco dal resto del gruppo è minimo. La squadra italiana ha, pertanto, diversi motivi per cui sorridere, portando via con sè dati importanti dalla tre giorni malese. E’ altrettanto vero però che l’ombra di Casey potrebbe avere degli effetti negativi proprio nella convivenza con gli altri due alfieri, in sella alla Rossa. Le dichiarazioni di Gigi Dall’Igna, Direttore Generale di Ducati Corse, non lasciano spazio alle interpretazioni: “Casey tornerà per i test del Qatar dove proverà la nuova Desmosedici GP. Rivederlo in gara? Difficile, ma se lo chiedesse…la risposta sarebbe certamente un sì. Noi vogliamo vincere il titolo, non abbiamo paura degli altri. Avere dei collaudatori del genere è troppo importante per il team. Stoner non è stato preso per gettare fumo negli occhi o per far constatare la nostra velocità. Mi sembra che la nostra competitività fosse già assodata”. Che sia l’inizio di un ritorno a piccole dosi di Stoner in pista nel vero senso della parola? Non lo sappiamo però è lapalissiano che la posizione sia del Dovi che di “The Maniac” non è semplicissima. La fiducia che l’aussie è riuscito a costruirsi, in poco tempo, è disarmante e al di là della carica mediatica che si è generata il cronometro ha emesso la sua sentenza: il 27 è molto competitivo e può essere un riferimento per la Rossa, o forse, già lo è. 

 

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Immagine: profilo twitter Ducati Motor

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