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Tennis, Novak Djokovic: “Volevano offrirmi 200mila dollari per un match a San Pietroburgo”

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Non si arresta la scia di sospetti che sta ricadendo sul mondo dell’ATP nelle ultime ore. Come abbiamo visto, secondo BBC e Buzzfeed.news, ben 16 tennisti nella top50 del mondo sarebbero coinvolti in un giro di scommesse illecite provenienti da Russia, nord Italia e Sicilia. Dopo la bomba sganciata dalla testata britannica, arrivano le prime dichiarazioni direttamente dagli Australian Open e riportate dal sito livetennis.it.

E’ il numero 1 del ranking Novak Djokovic a rompere il silenzio con delle dichiarazioni alquanto pesanti: Volevano offrirmi nel 2007 200mila dollari per un match a San Pietroburgo. Ovviamente l’ho ignorato. – ha dichiarato il serbo – Non è stato un approccio diretto, ma attraverso persone che lavoravano con me a quel tempo. Ovviamente abbiamo ignorato il ragazzo che voleva parlare con me, non ci è neanche arrivato a me”. Nole si è poi espresso sulla vicenda definendola “un crimine per lo sport.” 

Non è rimasto in silenzio neanche il Presidente dell’ATP Chris Kermode: “Tutti noi nel tennis siamo impegnati a stroncare ogni forma di condotta corrotta o sleale . Siamo molto vigili e la tolleranza è zero, prova ne sia che tutti i giocatori professionisti e il personale di supporto sono soggetti al programma anticorruzione e che le indagini della Tennis Integrity Unit hanno portato sinora a 18 condanne, di cui 6 con divieto a vita di tornare in campo”. Una vera e propria dichiarazione di guerra all’illegalità nel mondo tennis, che rischia di vivere uno degli scandali sportivi più grandi degli ultimi anni.

Foto: Pagina Facebook Novak Djokovic

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gianni.lombardi@oasport.it

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