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Ginnastica, Italia: sogni, speranze, desideri per il 2016. Obiettivi, il sogno Olimpiadi e…

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È iniziato il 2016 per la ginnastica artistica. Le gare inizieranno solo tra un mesetto ma l’Italia ha già l’occhio lungo sulla stagione più importante dell’intero quadriennio che culminerà con le Olimpiadi 2016.

Quali sono sogni, speranze, ambizioni e obiettivi dell’Italia per quest’anno? Abbiamo individuato alcuni punti cruciali…

 

  • Alle Olimpiadi 2016 per fare una bella figura. Questa è l’aspettativa minima. L’obiettivo concreto e più fattibile è naturalmente quello di qualificarsi alla Finale a Squadre, replicando così l’impresa di Londra 2012 quando per la prima volta nella storia l’Italia centrava l’atto conclusivo a otto. La speranza è che però il nostro quintetto possa lottare per qualcosa di più grande, che possa giocarsela con il meglio del circuito per provare a sognare in grande: naturalmente bisognerà crescere ancora parecchio
  • Detto della prova a squadre, che rimane sempre la più prestigiosa e il vero termometro del movimento di un intero Paese, l’Italia può nutrire anche ambizioni nei concorsi di specialità. È chiaro che al momento il quintetto è lontano dall’essere formato e che quindi fare nomi è altamente rischioso. Va però detto che Vanessa Ferrari ha più volte detto che a Rio si svolgerà la sua ultima recita e vorrà sicuramente dare tutta se stessa per provare ad agguantare quella tanto agognata medaglia olimpica che renderebbe la sua carriera ancora più speciale: il corpo libero l’attrezzo di riferimento ma il parterre delle avversarie è più ostico che mai. Anche altre azzurre possono ambire ad entrare nelle Finali di Specialità, ma è troppo presto per parlarne
  • Speriamo che gli infortuni non si abbattano sulla nostra Nazionale come successo nel 2015. La preparazione dovrà essere a puntino: questa è una chiave cruciale per la riuscita di tutti i nostri sogni. Oltre a questo va da sé il perfezionamento delle varie esecuzioni e una crescita nelle difficoltà degli esercizi
  • C’è un conto aperto con gli Europei. A Sòfia 2014 la nostra squadra disputò la peggior gara dell’ultimo triennio. A Berna ci si deve aspettare il riscatto delle azzurre anche se la rassegna continentale sarà a soli due mesi dalle Olimpiadi: sarà solo una tappa di passaggio e la forma non dovrà essere al meglio in quel momento
  • Sul fronte maschile bisognerà strappare l’unico pass olimpico a disposizione (formalità da sbrigare da un nostro all-arounder attraverso il Test Event) e poi provare a sfruttarlo al meglio a Rio. Un nostro veterano potrebbe concludere qualcosa di importante. Speriamo poi che il cambio di Direttore Tecnico possa far risalire un settore crollato agli ultimi Mondiali e con tanti difetti, soprattutto incapace di accettare le critiche anche quando le prestazioni sono di scarso livello. Gli Europei potrebbero rappresentare l’occasione per un rilancio immediato
  • Valutati i cinque punti cruciali sotto il profilo squisitamente sportivo, ci aspettiamo una crescita ulteriore della ginnastica in Italia. L’anno olimpico è un’occasione da sfruttare nel migliore dei modi, molto spesso fa da traino per la diffusione dello sport e anche per l’aumento dei tesseramenti. Si chiede maggior spazio a questa disciplina ma per ottenerlo bisogna mettersi nell’ottica che a quel punto bisogna essere trattati al pari degli altri sport: i brutti risultati vengono criticati e non oscurati, le grandi prestazioni vengono esaltate. La visibilità deve essere costante, non pretesa solo quando le cose vanno bene e rinnegata quando vanno male. Altrimenti si rimarrà un po’ sempre nell’anonimato se non si saprà apprezzare chi dedica mille articoli a questo sport durante l’anno, nel bene e nel male
  • La Serie A farà tappa a Roma, la capitale torna a ospitare la ginnastica artistica e l’occasione è più ghiotta che mai. Il Trofeo di Jesolo rappresenterà sempre il nostro fiore all’occhiello: una delle cinque gare più importanti dell’anno ci farà sicuramente divertire dopo uno show unico nel 2015.
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