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Calcio – Serie A, 20esima giornata: Spalletti torna alla Roma, chiude Milan-Fiorentina

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Il mercato di riparazione entra nel vivo, ma la Serie A non si ferma. Le giornate di gennaio regalano sempre sorprese, sul campo e fuori. Il 20esimo turno, primo del girone di ritorno, potrebbe non essere da meno. Perché dopo gli errori estivi c’è chi prova a rimediare in qualche modo. Ma lavorare senza certezze non è mai un bene. Non sembra averlo capito la Roma, che salutato Rudi Garcia si è affidata al grande ex Luciano Spalletti, mentre al Milan Sinisa Mihajlovic si può dire tutto tranne che saldo sulla panchina rossonera. Là davanti, invece, non si vuole fermare la corsa del Napoli, tallonato da Inter e Juventus.

Proprio i nerazzurri, reduci dalla seconda sconfitta casalinga consecutiva, apriranno il programma della giornata sabato alle 15, in un orario che ormai sembra essere definitivamente sdoganato anche in Serie A, sul modello inglese ma non solo. Di fronte un’avversaria dagli stessi colori, quell’Atalanta che ha girato a 24 punti e che si può permettere di rivoluzionare l’intero reparto offensivo con l’obiettivo di ringiovanire la rosa in vista delle prossime stagioni. All’andata decise una perla di Stevan Jovetic a tempo scaduto: il montenegrino, grande acquisto del mercato estivo, è ora in ombra nonostante le sue indubbie qualità.

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Alle 18 c’è una squadra che non può più sbagliare: è il Torino, che ha riabbracciato in settimana l’enfant prodige Ciro Immobile, tornato in granata dopo le deludenti esperienze a Dortmund e Siviglia. Con l’Europeo sullo sfondo, il napoletano sa di avere pochi mesi per tornare a convincere il ct Antonio Conte. Ma prima di tutto dovrà garantire al Toro quei gol che latitano con il contestato Fabio Quagliarella, sul punto di partenza. Dopo tre sconfitte di fila la piazza è insorta: all’Olimpico arriva il Frosinone, vietato fallire. Alle 20.45 il Napoli ospiterà al San Paolo la rivelazione Sassuolo, sesta a quota 31 con una gara in meno, unica squadra insieme al Bologna ad aver battuto i partenopei nel girone d’andata, chiuso in vetta e con 18 gol di Gonzalo Higuain. Il bello (e il difficile) arriva però adesso per la banda di Maurizio Sarri: vincere contro gli emiliani sarebbe un segnale non da poco per consolidare quel primo posto subito perso dopo il 2-1 sull’Inter di dicembre.

La domenica si aprirà alle 12.30 con Genoa-Palermo, due squadre non in salute nonostante i recenti successi. Gian Piero Gasperini è rimasto quartultimo, a +4 sulla zona retrocessione, mentre Davide Ballardini ha addirittura salutato dopo lo 0-1 di Verona. Al suo posto è arrivato Guillermo Barros Schelotto, ex trequartista del Boca Junior. Gli spettri della B non sono poi così distanti. Tuttavia, lo sono di più per Verona e Carpi, che alle 15 sfideranno rispettivamente Roma (all’Olimpico) e Sampdoria (a Modena). Tutti gli occhi saranno puntati sul ritorno di Luciano Spalletti nella capitale, per rispondere a quella domanda che da mesi campeggia su tutti i giornali: era davvero tutta colpa di Rudi Garcia, o i giocatori non sono all’altezza degli obiettivi che si è fissata la società giallorossa? Il toscano è stato l’ultimo allenatore a vincere qualcosa con la Roma, ha lasciato ricordi bellissimi e non ha mai dimenticato l’esperienza capitolina. Ora è tornato, con una rosa diversissima e in difficoltà. Saprà risollevarla?

Citiamo anche Antonio Cassano, perché abbiamo accennato dell’impegno dei blucherciati: il fantastista è lontano dalla miglior forma fisica, ma i piedi rimangono probabilmente i migliori del campionato. Ora lo sta dimostrando, in barba all’età e allo stop post fallimento del Parma. Nel pomeriggio spazio anche a Chievo-Empoli, Bologna-Lazio e Udinese-Juventus, un altro incrocio tra formazioni dello stesso colore che può garantire ai campioni in carica la decima vittoria consecutiva. All’andata, fine agosto, un contropiede di Cyril Théréau apriva la crisi piemontese risolta da Massimiliano Allegri solo a fine ottobre.

Il posticipo illuminerà San Siro. Alle 20.45 scenderanno in campo Milan e Fiorentina, pronostico aperto perché, se i rossoneri di certezze non ne hanno mai avute e il nome di Marcello Lippi si fa sempre più insistente, quelle dei viola sembrano vacillare dopo il ko interno contro la Lazio. Lo si dice da tempo: delle squadre che sognano lo scudetto nell’equilibratissima Serie A 2015-2016, i viola sono di certo quelli meno attrezzati. Servirà un innesto importante dal mercato per garantire a Paulo Sousa di giocarsela fino all’ultimo.

 

 

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto: Wikipedia/Mezzelani

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