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Volley, Italia maschile già alle Olimpiadi 2016: come stanno gli azzurri? Da Zaytsev a Juantorena sognando Rio

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La stagione del volley si è presa una pausa natalizia che si prolungherà per le prossime settimane lasciando così spazio ai vari tornei di qualificazione alle Olimpiadi 2016 dove saranno impegnate diverse Nazionali.

L’Italia ha già staccato il pass per Rio 2016 grazie al secondo posto in Coppa del Mondo e dunque gli azzurri possono godersi al meglio questo stacco prima di ritornare a tutti gli effetti con le casacche dei rispettivi club.

Vediamo più da vicino come sono andati questi ultimi mesi per i ragazzi che ci hanno regalato il pass per le Olimpiadi e il bronzo agli Europei, quella squadra rifondata con l’avvento di Blengini dopo la cacciata di Rio e le dimissioni di Berruto.

 

IVAN ZAYTSEV – La Coppa del Mondo lo ha esaltato dopo i noti fatti di Rio e in Russia ha trovato il posto fisso da titolare tra le fila della Dinamo Mosca dove invece la passata stagione faticava a imporsi (anche a causa di problemi fisici). Lo Zar sta giocando molto bene in campionato, i numeri sono estremamente positivi sia in termini di punti realizzati ma soprattutto per percentuali offensive, oltre a un ottimo impatto tecnico e carismatico su tutta la squadra. Ha giocato anche da schiacciatore in casi di emergenza, risultando sempre incisivo. È secondo in classifica mentre la Champions League si è complicata complice la sconfitta a Parigi e il 3-0 a tavolino per non essere volati in Turchia.

LUCA VETTORI – Le condizioni fisiche non erano delle migliori durante la Coppa del Mondo e lo spazio trovato è comunque stato poco considerando la forma superlativa di Zaytsev. Rivestita la casacca di Modena ha però ripreso un ottimo ritmo, migliorando il proprio rendimento rispetto alla passata stagione: complice l’assenza di Ngapeth per alcuni incontri, ha avuto più fiducia da Bruninho e lo ha ripagato nella migliore maniera possibile. Sta risultando decisivo, il primato dei canarini è per buona parte merito suo.

GIULIO SABBI – Non lo si è praticamente mai visto con la casacca azzurra durante l’estate. A Civitanova, dove ha ritrovato coach Blengini, ha giocato solo le prime partite e poi gli è stato preferito il 36enne Ivan Miljkovic non appena lo storico capitano ha avuto la cittadinanza italiana. Sabbi, non avendo più spazio in Italia e con i tasselli già occupati nelle altre squadre di SuperLega, ha scelto di andare in Cina e con la casacca dello Shanghai (club in cui milita anche Cristian Savani) ha subito giganteggiato: 37 punti all’esordio, fenomenale anche nelle successive partite. Riuscirà a mettersi in luce anche da lontano?

 

SIMONE GIANNELLI – Dopo la sua esplosione, avvenuta nella Finale Scudetto della passata stagione, è diventato palleggiatore titolare della Nazionale dopo l’esclusione di Dragan Travica. Nonostante i suoi 19 anni non ha mai sbagliato un colpo e sta procedendo sulla stessa lunghezza d’onda anche con la casacca di Trento, guidata meravigliosamente in questo avvio di stagione, puntando forte su capitan Lanza (compagno in Nazionale) e su Djuric. Lucidità di regia, pulizia d’esecuzione, colpi di genio e anche buona continuità. Trento ha vinto in rimonta i big match contro Civitanova e Verona, perdendo però a Perugia e soprattutto a Molfetta: i Campioni d’Italia accusano cinque punti di ritardo dalla vetta.

DANIELE SOTTILE – Ha iniziato la stagione nella scarsissima Milano. L’esperto palleggiatore ha chiesto quasi subito di essere ceduto e ha ottenuto la casacca di Latina a inizio dicembre, club in cui ha militato la passata stagione. Subito a suo agio (con compagni di ben altra caratura), sta dimostrando il suo valore.

 

OSMANY JUANTORENA – Pantera indomabile. La sua esplosione in azzurro è stata graduale, culminata nell’incontro decisivo di Coppa del Mondo vinto contro la Polonia. Da lì lo schiacciatore italo-cubano non si è più fermato ed è risultato l’arma letale di Civitanova, partita con il freno a mano visti i problemi di infermeria e poi scatenata verso il primato di SuperLega. Juantorena ha continuato a martellare, spesso è risultato mvp, quasi sempre trascinatore, top scorer in svariate circostanze. Pedina insostituibile.

FILIPPO LANZA – I gradi di capitano a Trento lo hanno ulteriormente responsabilizzato e ne hanno rafforzato il proprio valore tecnico. Ha sì commesso qualche passaggio a vuoto (vedasi il ko contro Molfetta) ma spesso e volentieri è stato l’uomo guida dei Campioni d’Italia, chiamato spesso in causa da Giannelli e risolvendo i momenti più caldi. Numeri e statistiche positive, convince anche l’atteggiamento.

OLEG ANTONOV – Ha iniziato la stagione da titolare visto che Urnaut stava recuperando da un infortunio ma ora lo sloveno è tornato a tutti gli effetti e lo schiacciatore italiano sta perdendo gradualmente il posto. Aveva comunque fatto il suo dovere, trovando parecchi spunti al servizio.

IACOPO MASSARI – Non male in Francia. Parigi sembra calzargli a pennello, il campionato dei Campioni d’Europa (anche se molti galletti giocano all’estero) è la sua dimensione. Lo schiacciatore convince in coppia con Saitta (anche se con qualche altalena di troppo).

 

SIMONE BUTI – Esperimenti di coppia titolare centrale con Birarelli, a cui ha preso temporaneamente la lasagna di capitano durante la Coppa del Mondo. Quando deve stampare si fa sentire e si fa vedere, protagonista nello scacchiere di Perugia che sta disputando un buon campionato (anche se padron Sirci si aspettava qualcosa in più).

SIMONE ANZANI – Più volte determinante a Verona, i suoi muri spiccano sempre accanto ai grandi picchiatori stranieri. Si conferma ottima pedina al centro per l’Italia.

MATTEO PIANO – Modena gioca molto in fase offensiva con le sue bande e il suo opposto ma lui al centro si è sempre fatto valere.

 

MASSIMO COLACI – I numeri dicono che sia il miglior libero di SuperLega (precede anche la grande stella Grebennikov). Di certo è il miglior libero italiano e le sue prestazioni sono determinanti per la nostra Nazionale.

SALVATORE ROSSINI – Il secondo libero del campionato per efficienza, potrebbe aprirsi un bel ballottaggio con Colaci per il 2016 oppure può essere una valida alternativa.

 

Ritroveranno sicuramente posto in Nazionale il capitano Emanuele Birarelli (out nel 2015 per infortunio, ora sta ben figurando a Perugia), Simone Parodi potrebbe rientrare nel giro ma lo schiacciatore sta ancora affrontando delle difficoltà e le prestazioni lo testimoniano (soprattutto in attacco, ma coach Blengini lo vede tutti i giorni), Jiri Kovar ha rifiutato l’azzurro la passata stagione e ora è ancora out per infortunio ma chissà che non rientri in ballo.

Altro nomi da tenere presenti sono quelli di Stefano Mengozzi (centrale, già in Nazionale nel 2015), Enrico Cester (centrale che si sta togliendo belle soddisfazioni a Civitanova), Iacopo Botto (schiacciatore, già azzurro quest’anno) e poi Luigi Randazzo, out dopo il caos di Rio. Tra i giovani l’opposto Gabriele Nelli promette bene.

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