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Sci di fondo, Coppa del Mondo: Sundby esagerato nello skiathlon di Lillehammer

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Sempre in testa, dal primo all’ultimo (o quasi) dei 30 chilometri previsti. Martin Johnsrud Sundby sbrana la concorrenza nello skiathlon di Lillehammer, dominando in maniera indiscussa una specialità che non lo aveva ancora visto vincitore in carriera. Il norvegese conferma la propria netta superiorità nei confronti del resto del mondo e conquista il 15esimo successo in carriera con un’imbarazzante facilità, rafforzando la propria leadership in Coppa del Mondo.

Il detentore della Coppa del Mondo rompe subito gli indugi e alza subito il ritmo in tecnica classica, portandosi dietro Tønseth e Dyrhaug. E’ sempre Sundby, però, a fare il ritmo nei primi chilometri e ad allungare il gruppo, mettendo anche al gancio diversi atleti. Gli unici a tenere sono i due connazionali, a cui si aggiunge Hans Christer Holund,  Legkov e il solito De Fabiani, perfettamente a suo agio sui binari e nel tenere il passo del dominatore delle passate stagioni. Il valdostano si prende anche il lusso di mettersi in testa a metà della frazione in alternato, ma negli ultimi chilometri la situazione muta.

Il primo a perdere contatto è Legkov, seguito mezzo giro dopo da Tønseth e, intorno al 13esimo chilometro, dallo stesso De Fabiani che deve cedere il passo in salita. Sulla scia di Sundby restano soltanto Holund e Dyrhaug, ma nei primi due chilometri in tecnica libera il 31enne di Oslo ingrana le marce più alte e stacca i due compagni di fuga, involandosi da solo al comando e verso la vittoria. Il distacco di Holund e Dyrhaug sale vertiginosamente di chilometro in chilometro, mentre De Fabiani si ritrova a fare coppia con uno dei tanti altri norvegesi in gara, Emil Iversen. ad un minuto dall’imprendibile Sundby. L’azzurro, tuttavia, conferma di essere ancora piuttosto acerbo a skating e crolla progressivamente con il passare dei chilometri, mentre risalgono la china in particolare dei brillanti Maurice Manificat e Sjur Røthe.

Il proscenio, però, è tutto per Sundby, che si può concedere una passerella negli ultimi chilometri. Per il secondo posto, invece, la spunta Niklas Dyrhaug sull’ultima salita su Hans Christer Holund, che può comunque festeggiare il primo podio in carriera. Entrambi sono arrivati con oltre 40″ di ritardo dal connazionale, mentre Røthe e Manificat sono rispettivamente quarto e quinto ad oltre un minuto. Il francese rende meno evidente l’assoluto dominio norvegese, visto che dal sesto all’ottavo posto si sono inseriti nell’ordine Petter Northug (incolore in tecnica classica), Emil Iversen e Anders Gløersen. Chiudono la Top 10 il russo Stanislav Volzhentsev e il canadese Alex Harvey.

Il primo degli italiani sul traguardo è Roland Clara, positivo in tecnica libera grazie alla quale riesce a risalire fino alla 19esima posizione. Male Dario Cologna, addirittura 26esimo e mai in gara a 2’48” di distacco. Per Francesco De Fabiani gli ultimi chilometri sono un calvario, tant’è che il 22enne finisce anche fuori dalla zona punti in 32esima posizione. Giandomenico Salvadori, al debutto in Coppa, conclude 55esimo, mentre Dietmar Nöckler non ha concluso la gara (così come Finn Haagen Krogh).

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Foto: pagina Facebook FIS Cross Country

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