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Editoriali

2015: Us Open, Vuelta, Mondiali di nuoto, sport invernali… Un anno favoloso per l’Italia

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In attesa del tradizionale pagellone di OA che potrete leggere qualche giorno prima di Natale, possiamo sin da ora tracciare un bilancio sul 2015 dello sport italiano. E’ stato un anno azzurro, decisamente molto positivo. Da 7.5.

Il Bel Paese ha brillato nei grandi eventi. Indimenticabile la finale degli US Open tutta pugliese tra Flavia Pennetta e Roberta Vinci, dopo che quest’ultima aveva realizzato forse l’impresa del millennio superando in semifinale la numero uno al mondo Serena Williams, privandola dell’agognato Grande Slam. A New York si è toccato l’apogeo di una generazione d’oro per il tennis femminile italiano, aggrappato nei prossimi anni a Sara Errani, prima di un probabile ritorno nell’anonimato se non emergeranno nomi nuovi all’altezza delle campionesse del passato.

Memorabile anche il primo successo alla Vuelta a España di Fabio Aru, già secondo qualche mese prima al Giro d’Italia. A soli 25 anni, il sardo si è già accomodato nella ristrettissima cerchia dei grandi campioni da corse a tappe e nel 2016 debutterà al Tour de France. Il ciclismo tricolore ha infranto anche il lungo digiuno nelle Classiche Monumento, grazie allo straordinario trionfo di Vincenzo Nibali al Giro di Lombardia al termine di una spettacolare cavalcata solitaria. Insomma, Aru e Nibali le stelle polari di un movimento che sta ritrovando vitalità anno dopo anno e dove finalmente ha cominciato a funzionale anche il settore della cronometro, come testimonia l’argento iridato di Adriano Malori (senza dimenticare un giovane dal potenziale notevole come Filippo Ganna).

Passando alle discipline acquatiche, il rendimento dell’Italia ai Mondiali di Kazan si è rivelato stratosferico. Con 14 medaglie complessive, il Bel Paese ha conquistato almeno un podio in tutte le specialità (nuoto, nuoto sincronizzato, tuffi, nuoto di fondo e pallanuoto): un’impresa epica, riuscita in passato solo a due colossi come Russia e Stati Uniti. Resterà per sempre scolpita nella memoria la vittoria di Tania Cagnotto dal trampolino da un metro. “Quel giorno riuscii a battere le inarrivabili cinesi“, potrà raccontare un giorno la bolzanina ai nipoti. La vera star attuale dello sport azzurro, tuttavia, è Gregorio Paltrinieri, prima oro iridato nei 1500 sl, e poi capace di stabilire qualche giorno fa un pazzesco record del mondo in vasca corta.

Gli sport di squadra si sono confermati su ottimi livelli, anche se spesso è mancato quel quid necessario a salire l’ultimo gradino verso la gloria. Da sottolineare il trionfo europeo delle ragazze del softball, ma non hanno sfigurato neppure pallanuoto (Setterosa bronzo mondiale, Settebello quarto), pallavolo (azzurri secondi in Coppa del Mondo e terzi agli Europei) e basket, malgrado il quinto posto continentale abbia lasciato l’amaro in bocca, considerando il potenziale della squadra. Una grandissima delusione è giunta dall’Under21 di calcio, attrezzata per vincere, ma eliminata nel girone agli Europei di categoria, con tanto di mancato pass per Rio 2016.

Se guardiamo il medagliere virtuale di Rio 2016, l’Italia è dodicesima con 19 medaglie: poche. Abbiamo dunque faticato negli sport olimpici. Eppure, pur in un anno non esaltante come i precedenti, si sono comunque materializzati sei ori mondiali: Frank Chamizo nella lotta, Rossella Fiamingo e la squadra maschile di fioretto nella scherma, il 4 senza senior di canottaggio, Gregorio Paltrinieri nel nuoto e Giulia Conti-Francesca Clapcich nella vela (oltretutto anche campionesse d’Europa). A conferma che le potenzialità azzurre restano intatte. La sensazione è che a Rio possa essere alla portata un bottino non dissimile da quello di Londra 2012, con tanto di piazzamento nella top10, anche se la concorrenza planetaria continua a crescere esponenzialmente con diverse nazioni sempre più competitive (pensiamo ad esempio alla Nuova Zelanda).

Potremmo definire la stagione 2014/2015 degli sport invernali con un aggettivo: esaltante. Ben 76 podi complessivi, di cui ben 13 medaglie ai Mondiali, con tre ori. Tra biathlon femminile, sci di fondo (Pellegrino e De Fabiani), sci alpino (Brignone, Paris, Gross, Razzoli e non solo), combinata nordica (Pittin), snowboard, short track (Arianna Fontana), slittino (Domini Fischnaller), pattinaggio di figura (Cappellini-Lanotte) e speed skating (Giovannini, Francolini, Lollobrigida, Bosa) si stanno gettando le basi per presentarsi alle Olimpiadi di Pyeongchang con una spedizione finalmente competitiva e pronta a rifarsi delle edizioni non esaltanti di Vancouver 2010 e Sochi 2014.

Da quest’anno OA ha iniziato ad occuparsi anche di motori ed i riscontri sono stati positivi da parte dei lettori. In questo settore l’Italia sorride a metà. Nel Motomondiale tutti sappiamo com’è finita la rincorsa al decimo iride di Valentino Rossi, in vantaggio di 18 punti a tre gare dal termine, prima di cadere sotto la morsa di una palese (checché ne dicano i diretti interessati) alleanza iberica. In Formula1 è tornata competitiva la Ferrari, anche se il gap dalla Mercedes, pur dimezzato, resta importante. Stagione negativa, dopo anni di trionfi, per Tony Cairoli nel motocross, frenato da una serie di infortuni a catena.

Perché dunque non abbiamo dato un voto più alto di 7.5 allo sport italiano? Perché non sono mancati dei flop fragorosi, su tutti i Mondiali di atletica, gli Europei di volley femminile, i Mondiali di canoa velocità, senza dimenticare altre discipline (judo, hockey prato, taekwondo). Ne parleremo analiticamente nel pagellone che pubblicheremo nei prossimi giorni, a cui vi diamo sin da ora appuntamento. Resta comunque un 2015 di accecanti trionfi azzurri, che hanno confermato lo status di potenza mondiale eclettica dell’Italia. Si può quindi guardare con ottimismo alle prossime affascinanti ed impegnative sfide. Dai Giochi di Rio 2016, fino all’assegnazione delle Olimpiadi del 2024 che verrà decisa nel settembre 2017 (ma lì saranno le alleanze politiche a contare). Roma sogna, e con lei l’Italia intera. Un Paese che non smette di esaltarsi e stupire nello sport.

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federico.militello@oasport.it

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